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La Coppa di Francia democratica torna all'Ancien Regime: il Bergerac sfida il Versailles. Ma Milan-Alessandria...
A queste nostalgie fra il sanculotto e il bonapartista ci sarebbe da far notare che da noi, anche l’Alessandria arrivò a sfidare il Milan in semifinale pochi anni fa e che nella Ligue francese non regna molta alternanza: almeno per il primo posto finale, l’Ancien Régime continua a prosperare. Per questo, quelli del Versailles ne hanno approfittato, prendendo in giro il PSG ricordando che “ormai sono gli unici rappresentanti della regione” perciò invitano i parigini ad andare nella tana del lupo (la Dordogne dove si trova Bergerac) a tifare per loro.
La partita fra le capoliste dei rispettivi gironi è soprattutto un derby storico che evoca tenzoni e intrighi, re e spadaccini, politica e avventura. Cyrano de Bergerac, grazie alla commedia tardo romantica di Rostand - dalle infinite repliche e versioni - è lo spadaccino generoso, ardito, sfrontato, ma sfortunato in amore. Versailles il luogo del potere per eccellenza, voluto dal Re Sole, a poca distanza da Parigi, per pianificare nello sfarzo e nella quiete la “Grandeur” della Francia. Tale è il peso del passato, in questo caso, che il Versailles non può mai giocare in notturna, perché le luci artificiali non sono ammesse nel raggio di cinque chilometri dalla reggia e il suo campo si trova solo a due chilometri. Per questa ragione, pur potendo giocare in casa contro il Tolosa, ha dovuto giocare, vincendo, in trasferta.
Così anche stavolta quelli della reggia, ormai situata in una vera e propria città di 90 mila abitanti andranno in campagna, a Bergerac. In questo villaggio di 15 mila anime, affronteranno i pronipoti de celeberrimo Cyrano. Invertendo il proverbio: sfortunato in amore, fortunato al gioco... Sia pure quello del calcio.