Gattuso: 'Donnarumma? Una bandiera vale più di qualche milione. Montella...'
SUI PRIMI CONTATTI - "Tre settimane fa, alla prima chiamata del Milan, avevo già parlato con altre squadre. Ci siamo trovati subito, Mirabelli sembrava Baresi perchè mi marcava a uomo. È stato bravo, anche se venivo da anni difficili in piazze complicate. Se oggi sono qua, i meriti sono di Fassone e Mirabelli. Contento ed orgoglioso di essere tornato a casa. In 13 anni ho vissuto tantissimo momenti, adesso mi aspetta un momento difficile. Dovrò trasferire ai ragazzi il dna Milan, cosa significhi indossare questa maglia. Voglio solo allenare i giovani, penso solo a questo. Poi penserò al mio percorso"
SUL RITORNO - "Sia da calciatore che da allenatore io vivo le responsabilità. Ovviamente sono molto contento ma sono già un martello pneumatico, stresso già tutti. Ho visto gli Allievi, studiato i ragazzi della Primavera. Ci tengo a fare questo lavoro al meglio. Da parte mia ho il dovere di dare alla società un prodotto già finito".
SU MONTELLA - "Molto preparato e molto bravo. Mi piace come fa giocare la squadra e mi manca questa capacità. A livello difensivo ho sempre sofferto poco ma mi manca qualcosa in avanti. Per questo motivo ho scelto di venire qua, da Vincenzo ho solo da imparare. Un orgoglio lavorare ed apprendere da lui. Quattro difensori e tre centrocampisti, poi si vedrà davanti".
SU COSA NON GLI PIACE NELLO SPOGLIATOIO - "La superficialità. I miei ragazzi dovranno capire che fare questo sport è un privilegio. Non mi piace gente che cazzeggia, si lavora in modo serio e concreto".
SUL MOMENTO MILAN - "Non penso a quello, ma solo a far crescere i ragazzi. Migliorare il prodotto del vivaio e coltivarne altri, solo questo".
SUL MOTIVO DEL RITORNO - "Perchè mi volevano a tutti i costi, mi hanno convinto quasi subito per questo progetto".
SULLA DIFFERENZA TRA GIOVANI E PROFESSIONISTI - "Io ho sempre fatto giocare i giovani, in tutte le mie squadre. Non mi sentivo di partire dai giovani, ma in questi anni ho capito che ne sentivo la necessità. Sul fatto dello stress, io voglio solo pensare al calcio, e qui è perfetto per lavorare".
SULL'IPOTETICO PASSO INDIETRO - "Mi volevano 10 squadre, quindi non penso proprio lo sia. Negli ultimi anni, non ho mai avuto le condizioni per lavorare, qui invece è tutto perfetto. Non è un passo indietro, basta vedere semplicemente le strutture a mia disposizione. Questi anni mi serviranno per completarmi"
SUL COLLOQUIO CON MONTELLA - "Non facciamo il funerale in anticipo. Io gli auguro il meglio, perchè voglio che questa squadra vinca tutto con Montella. Voglio solo allenare la Primavera, non ho altro per la testa anche perchè non sono pronto per allenare la prima squadra".
SULLA BASE DI PARTENZA - "Parto dal fatto di allenarli in ogni aspetto, parlare con loro in tutte le difficoltà. Qui per me l'asticella si alza, ma voglio creare atleti".
SULLE CHIAMATE DEGLI EX COMPAGNI - "Tante. Qualcuno mi ha detto che sono scemo, altri mi hanno fatto i complimenti. Ma io non sono un calcolatore, io voglio provare emozioni e vivo alla giornata. Però non voglio fare nomi sui miei ex compagni".
SUGLI ESEMPI DELLA PRIMA SQUADRA - "Ce ne sono tanti che indicherò ai miei ragazzi come esempi da seguire. Ho avuto la fortuna di giocare con Maldini, Costacurta, Albertini, punti di riferimento assoluti. Sono stati la fortuna del Milan per tanti anni. Bisogna saper tramandare questo spirito".
SUL SUO PASSATO INGOMBRANTE PER MONTELLA - "Lo ripeto, non prendo nemmeno in considerazione questo pensiero. Montella è davvero bravo, i risultati parlano per lui. Non è un problema che mi si pone, voglio solo stare con i ragazzi. Ma conoscendo Montella, sicuramente non si preoccupa di me".
SU DONNARUMMA - "C'è poco da convincere. Gigi è importantissimo già adesso e ancora ha 20 anni di carriera. L'unico consiglio che posso dargli è che diventare una bandiera vale più di qualche millione".
ANCORA SU DONNARUMMA - "Quando arriva il procuratore con un contratto importante, se sei giovane ti fai prendere. Ma so che Gigi ha una famiglia importante che lo sto aiutando a scegliere bene. Io avrei potuto fare contratti migliori in carriera, ma per me ha sempre vinto il cuore. Non siamo tutti uguali, spero però che il ragazzo possa restare".
SUI PIU' FORTI DELLA PRIMAVERA - "Non voglio fare nomi. Ci sono profili interessanti, anche guardando ai 2000, so che avremo una grande squadra competitiva. Partiamo da una base molto alta".
SUL MESSAGGIO PER I TIFOSI - "Serve entusiasmo, riempite San Siro. Forza Milan, spero possa essere una stagione vincente".