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    La Chilena, Ag. FIFA Monfrecola: 'Corona, Jimenez e Ayala le sorprese del Messico. Per il futuro, occhio a Damm'

    La Chilena, Ag. FIFA Monfrecola: 'Corona, Jimenez e Ayala le sorprese del Messico. Per il futuro, occhio a Damm'

    La Jamaica non è l'unica nazionale invitata alla Copa America 2015. C'è pure il Messico, pronto a partecipare alla competizione per la nona volta nella sua storia. El Tri è arrivato secondo nel 1993 e nel 2001, ma non è mai riuscito a vincere la coppa. E anche quest'anno sembra piuttosto complicato arrivare fino in fondo. Non tanto per il girone in cui è stato sorteggiato - Cile, Ecuador e Bolivia le avversarie - ma piuttosto per la filosofia imposta dalla Federazione. Il commissario tecnico Miguel Herrera è concentrato soprattutto alla Gold Cup, in programma dal 7 al 26 luglio in Canada e Stati Uniti. Per comprendere le scelte del Piojo e conoscere meglio il Messico - anche per la nostra rubrica La Chilena - Calciomercato.com ha contattato Alessandro Monfrecola, agente FIFA e grande esperto di calcio messicano 

    Come si è affacciato al calcio messicano?
    Mia moglie è messicana, figlia dell'ex presidente di un club della Liga MX. Dopo esserci sposati siamo andati a Monterrey. Lì sono diventato amico di Alejandro Rodriguez, la squadra più rappresentativa del Messico. Alejandro è eccezionale, una persona davvero per bene. Ha quattro lauree, con lui puoi parlare veramente di tutto. Mi ha dato subito fiducia e ho inizato a seguire il mercato europeo per loro conto.

    Poi cosa è successo?
    Mi sono reso conto che il mercato messicano non era batttuto dagli agenti italiani, così ho cominciato a trattare con i calciatori locali per cercare di portarli in Europa. Il sistema in Messico è molto più libero. Molti giocatori della Liga MX non sono seguito da nessuno ed è quindi più facile inserirsi. Inoltre, considerata la competenza che ho acquisito in questi anni, molte squadre europee mi chiamano per chiedere consulenze sui calciatori che giocano qui.

    Qual è una trattativa a cui è particolarmente affezionato?
    Ricordo con piacere quella che ha portato Miguel Layun dal Club America al Watford. Ho lavorato in grande sintonia con Gino Pozzo, un grande uomo capace di fare il suo lavoro come pochi altri. Inizialmente avevamo pensato di portare Layun all'Udinese, poi abbiamo optato per gli inglesi, dato che erano in cerca di un esterno sinistro. E' stata fatta la scelta migliore, Miguel è stato determinante per la promozione in Premier League. Lo voleva anche la Roma, ma abbiamo voluto rispettare la parola data a Pozzo. Sono davvero contento per lui. L'esperienza deludente con l'Atalanta di qualche anno lo aveva abbastanza amareggiato. Ora è finalmente tornato a dimostrare a tutti il suo valore.

    Il Messico è pronto a scendere in campo per la Copa America. Come mia il ct Miguel Herrera ha voluto portare un gruppo così sperimentale in Messico ? Preferisce privilegiare la Gold Cup?
    Assolutamente sì, soprattutto per un discorso economico. Con la vittoria del Gold Cup, la Federazione messicane e i calaciatori può contare sui introiti importantissimi. Non è una scelta di Herrera, funziona così da sempre. Tra l'altro, il Messico ha sempre ottime chance di vincere la Gold Cup, l'unico vero avversario sono gli Stati Uniti. Fare bene in Copa America, invece, è molto più difficile.

    Eppure nella lista per la Copa America, c'è anche qualche nome interessante.
    Sì, è vero. Uno è Jesus Manuel Corona, jolly offensivo classe '93 del Twente. E' molto forte, ma è ancora giovane e vogliono dargli l'opportunità di mettersi in mostra in Copa America. L'altro è Raul Jimenez. Ora mi prenderete per pazzo ma secondo me, in prospettiva, è uno dei centravanti più forti del mondo. Quest'anno, però, ha trovato pochissimo spazio all'Atletico Madrid. Per questo, hanno preferito rilanciarlo in Copa America e non metterlo in competizione con il Chicharito o Carlos Vela.

    E la scelta di convocare Rafa Marquez?
    Herrera lo ha chiamato per portare esperienza al gruppo. Marquez, inoltre, è reduce da un campionato non troppo positivo con il Verona e, anche per questo, il ct ha preferito convocarlo per la Copa America e non per la Gold Cup.

    Rimarrà in Italia l'anno prosssimo?
    Penso di sì, ha ancora un anno di contratto con il Verona.

    Come vedrebbe Miguel Herrera sulla panchina di un club europeo?
    Lo vedrei bene. è un allenatore capace. Gioca con un 5-3-2 ricalca il 3-5-3 di Mazzarri e Conte. E' un tipo vulcanico, ma da ct del Messico ha avuto grandi intuizioni. Nel Mondiale 2014, dove il Messico è stato eliminato agli ottavi di finale all'ultimo minuto contro l'Olanda, ha riscoperto Rafa Marquez in un nuovo ruolo: centrale in una difesa a tre. E' stata una scelta indovinata, in questo modo Marquez può contare sulla velocità dei compagni di reparto e sentirsi più protetto. Nella difesa a quattro del Verona aveva troppe responsabilità. Rafa è un grande giocatore, ma inizia a sentire i suoi 36 anni. Herrera ha anche trasformato Layun da esterno destro a tornante di sinistra. Per certi versi ricorda Mourinho, dato che si mette sempre contro tutti. In ogni caso penso che possa sedere tranquillamente su una panchina europea.

    Oltre a Corona e Jimenez, chi può essere un'altra sorpresa del Messico in questa Copa America?
    Dico Hugo Ayala, difensore classe '87 del Tigres. L'Udinese era molto interessata al suo acquisto, ma il prezzo fissato dal suo club - circa 6-7 milioni di euro - era troppo alto, considerato anche che il ragazzo non ha mai giocato in Europa e non è neuppure giovanissimo. Parliamo comunque di un giocatore di livello assoluto. Pulito, tecnico, fa sempre la differenza.

    In Gold Cup, invece, andrà il Messico "A".
    Sì e in quel Messico gioca uno dei centrocampisti più forti d'Europa: Hector Herrera. Questo ragazzo ha vinto l'Olimpiade nel 2012 e nessun club italiano si è fatto avanti. Naturalmente lo ha preso il Porto, pagandolo 7 milioni, e oggi ne vale almeno 30. Siamo sempre più miopi sotto questo punto di vista. Sono appena stato al Torneo di Tolone e, a parte il sottoscritto, Gianni Di Marzio e gli scout di Verona e Chievo, non c'era un'osservatore italiano. Ci lamentiamo che non abbiamo soldi, ma la realtà è che non c'è nemmeno la volontà di scoprire nuovi talenti.

    In Gold Cup ci sarà anche il Chicharito Hernandez. Pensa che possa arrivare in Italia nel corso dell'estate?
    Io non sono direttamente coinvolto in questa trattativa, ma credo che possa andare all'Inter, ma è solo una sensazione. I nerazzurri, comunque, si sono interessati a lui.

    Il calcio messicano è molto cresciuto negli ultimi anni. Il Tigres è in finale di Copa Libertadores e ha messo in mostra talenti come Esqueda che, tra l'altro, sarà in protagonista in Copa America. C'è qualche altro nome che vuole segnalare?
    Dico Jürgen Damm, esterno d'attacco classe '92 con passaporto tedesco appena passato dal Pachuca al Tigres per 10 milioni di dollari. E' davvero bravo.

    Intervista di Matteo Palmigiano
    @palmi14

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