La causa, lo stadio, Porto e... un occhio a Liverpool: Zhang e i giorni più caldi per il futuro dell'Inter
300 MILIONI IN BALLO - Il presidente dell'Inter è al centro di una disputa legale nata a Hong Kong per il mancato pagamento di un debito da oltre 300 milioni nei confronti della China Construction Bank Asia. Dovrà difendersi negli Stati Uniti, ma non solo: le prossime date da tenere d'occhio sono l'8 marzo a Milano (per difendere i suoi asset italiani, tra cui le quote della società nerazzurra) e il 13 nella stessa Hong Kong.(per sostenere l'esame del debitore e difendersi dalle accuse di falsa testimonianza). Saranno giorni intensi, per Zhang e per lo studio legale Latham & Watkins, incaricato della difesa negli USA.
PORTO DA NON FALLIRE - Si conosceranno già gli esiti giudiziari, almeno i due sopra citati, quando il 14 marzo l'Inter scenderà in campo in casa del Porto per difendere (sempre di difendersi si tratta) l'1-0 firmato Lukaku ottenuto all'andata. Il passaggio ai quarti di finale significa blasone e 10,6 milioni di euro in più nelle casse. Altro che i 5 euro con i quali Ausilio ha dovuto fare mercato a gennaio. Letteralmente, visto che di fatto non sono stati perfezionati colpi in entrata. Inutile allora dire quanto sia importante confermare il risultato maturato a San Siro.
QUESTIONE STADIO - Già, proprio San Siro, che sembra essere stato scaricato sia dal Milan che dall'Inter. La soluzione pareva essere Assago, poi la lente di ingrandimento si è spostata su Rozzano (il cui sindaco è un fervente tifoso nerazzurro che ha già dichiarato di essere pronto ad abbracciare il progetto). I discorsi andranno avanti, anche se è necessario mettere in conto tempi lunghi. Intanto, è in essere un accordo di riservatezza con i proprietari dell'area designata, in attesa di capire quali siano i margini di manovra tra i vari comuni e con all'orizzonte le Olimpiadi invernali del 2026.
LIVERPOOL CHIAMA IL MERCATO - Le occasioni a zero, si sa, sono la specialità di Beppe Marotta, e così, dopo Calhanoglu e Mkhitaryan, l'Inter medita di pescare ad Anfield Road, dove Jurgen Klopp medita di rivoltare il Liverpool come un calzino: giocatori come Naby Keita e Roberto Firmino verranno scaricati e lasceranno il Merseyside da svincolati di lusso con ingaggi esorbitanti (rispettivamente 7 e 9 milioni l'anno). Ci sarà da trattare e la concorrenza sarà folta, ma Keita è in orbita Inter fin dai tempi di Sabatini e la probabile partenza di Correa può liberare quel posto in attacco per il quale, parando sempre di parametri zero, è in corsa anche Marcus Thuram. Non male come agenda per Steven Zhang e la sua dirigenza, no?