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    La carica dei prestiti viola: tra ritorni, addii e un grande dubbio

    La carica dei prestiti viola: tra ritorni, addii e un grande dubbio

    • Claudio Masini
    Una vera e propria squadra di calcio quella che la Fiorentina ha spedito a giro per Italia ed Europa alla ricerca della propria maturazione/consacrazione. Ce n’è un po’ per tutti i gusti: da campioni super affermati e plurimedagliati a scommesse giunte dall’altra parte dell’Oceano, fino a prodotti del settore giovanile. Complicato ipotizzare cosa ne sarà del loro futuro in un momento di confusione come questo e in odore di rivoluzioni a livello tecnico e societario: ci sono di mezzo anche delle cifre non indifferenti. Quasi impossibile, ad esempio, rivedere Mario Gomez con la maglia viola addosso: per fine aprile è previsto l’incontro tra Fiorentina, Besiktas ed entourage per stabilire il suo futuro. I turchi lo riscatteranno sborsando una cifra simbolica sui 1000 euro, anche perché il contratto del tedesco con il club gigliato scade tra un anno e la Fiorentina non ha intenzione di pagargli ulteriormente l’onerosissimo ingaggio fissato nell’estate 2013. In bilico c’è anche Giuseppe Rossi ma più per ragioni fisiche: la Fiorentina se vuole se lo riprende dal Levante con un paio di milioni ma i dubbi sulla sua affidabilità atletica rimangono e, in aggiunta, c’è pure una scadenza ravvicinata: anche per lui giugno 2017. Scendendo di cifre e di pedigree internazionale incontriamo José Maria Basanta, tornato in prestito al Monterrey, da dove la Fiorentina l’aveva prelevato l’anno precedente: la voglia di (Sud) America da parte dell’argentino ha prevalso sul contratto che lo legava al club viola ed è difficile, visti anche i 32 anni, immaginarlo di nuovo a Firenze.

    GIOVANI - Coloro che rientreranno invece sicuramente alla base sono i ragazzi mandati a farsi le ossa: di certezze sul loro impiego nella Fiorentina del futuro però ce ne sono poche. I “veronesi” Gilberto e Rebic qualche occasione l’hanno già avuta ma il brasiliano non è sembrato all’altezza della piazza viola, mentre il croato troppo anarchico tatticamente e psicologicamente. Brillante è stato di fatto bruciato all’esordio in A, a Roma, sostituito dopo mezz’ora e praticamente mai più utilizzato da Montella: neanche al Como in Serie B ha trovato tanto spazio. Bakic è emigrato verso il Portogallo, per unirsi al Belenenses, e sembra aver trovato la sua dimensione, il che lo renderà probabilmente una pedina di scambio per la Fiorentina, una volta tornato in Italia. Ancora molto acerbi invece l’uruguaiano Schetino, centrocampista che al Livorno non ha ancora esordito, e Nicolò Fazzi, nel giro dell’Under 21, ma poco impiegato tra Entella e Crotone nella serie cadetta. Più pronto, ma necessitante di ulteriore esperienza in prestito, è l’altro “livornese”: Jaime Baez, attaccante classe ’95, che ha fatto intravedere delle buone doti in un contesto drammatico come quello labronico. Chi invece sembra pronto ad emergere con una certa concretezza è Leonardo Capezzi, uno dei protagonisti della ormai prossima promozione del Crotone in A: mediano classe ’95, alla seconda esperienza in Serie B, l’unico che la prossima estate si giocherà realmente le proprie carte nel ritiro della Fiorentina. C’è un grosso punto interrogativo anche su di lui però: il suo contratto scade infatti nel prossimo giugno ed ufficialmente non si è ancora arrivati alla firma sul rinnovo. Viste le consuete tribolazioni della società viola per arrivare ad allungare i contratti, qualche timore fondato inevitabilmente resta.
     
     
     

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