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La carica dei prestiti viola: tra ritorni, addii e un grande dubbio
GIOVANI - Coloro che rientreranno invece sicuramente alla base sono i ragazzi mandati a farsi le ossa: di certezze sul loro impiego nella Fiorentina del futuro però ce ne sono poche. I “veronesi” Gilberto e Rebic qualche occasione l’hanno già avuta ma il brasiliano non è sembrato all’altezza della piazza viola, mentre il croato troppo anarchico tatticamente e psicologicamente. Brillante è stato di fatto bruciato all’esordio in A, a Roma, sostituito dopo mezz’ora e praticamente mai più utilizzato da Montella: neanche al Como in Serie B ha trovato tanto spazio. Bakic è emigrato verso il Portogallo, per unirsi al Belenenses, e sembra aver trovato la sua dimensione, il che lo renderà probabilmente una pedina di scambio per la Fiorentina, una volta tornato in Italia. Ancora molto acerbi invece l’uruguaiano Schetino, centrocampista che al Livorno non ha ancora esordito, e Nicolò Fazzi, nel giro dell’Under 21, ma poco impiegato tra Entella e Crotone nella serie cadetta. Più pronto, ma necessitante di ulteriore esperienza in prestito, è l’altro “livornese”: Jaime Baez, attaccante classe ’95, che ha fatto intravedere delle buone doti in un contesto drammatico come quello labronico. Chi invece sembra pronto ad emergere con una certa concretezza è Leonardo Capezzi, uno dei protagonisti della ormai prossima promozione del Crotone in A: mediano classe ’95, alla seconda esperienza in Serie B, l’unico che la prossima estate si giocherà realmente le proprie carte nel ritiro della Fiorentina. C’è un grosso punto interrogativo anche su di lui però: il suo contratto scade infatti nel prossimo giugno ed ufficialmente non si è ancora arrivati alla firma sul rinnovo. Viste le consuete tribolazioni della società viola per arrivare ad allungare i contratti, qualche timore fondato inevitabilmente resta.