fabio.manfreda
L'Uomo Ragno e il Bisonte nel giorno della signora Totti
WALTER ZENGA, 1960, ex portiere, appartenente alla categoria “genio e sregolatezza”. Interista sin da piccolo, l'Uomo Ragno ha difeso anche la porta di Salernitana, Savona Sambenedettese, Sampdoria (tutte con la S) e quindi Padova e, negli Usa, New England Revolution, ma, indiscutibilmente rimane legato, come giocatore, ai colori nerazzuri. Meno fortunato, almeno in Italia, come tecnico, a parte a Catania, dove, come Simeone, subentrò all'esonerato Baldini, il Primo aprile 2008 e ci rimase fino alla fine della stagione successiva, ottenendo due salvezze tutto sommato comode. Rientra ovviamente nel lunghissimo elenco delle “vittime” di Zamparini, nel 2009-10 Come allenatore dichiara di ispirarsi a Eriksson «Sven-Goran è stato il mio ultimo tecnico in A alla Samp, ma a lui mi rifaccio più per il suo modo di gestire lo spogliatoio, di caricare i giocatori e di preparare le sfide che per la tattica. Quella devi adattarla ai giocatori che hai». In Nazionale non gli fu mai perdonato il gol preso da Caniggia nella semifinale con l'Argentina a Italia 90 “Solo Maradona ha capito tutto. Perché lui conosce ilcalcio: la verità è che è stato bravo Caniggia. E’ riuscito ad anticipare la mia idea di anticipare lui”
https://www.youtube.com/watch?v=CiMP5tQqxB8
Proverbiale la sua rivalità con Pagliuca, che gli tolse il posto in Nazionale e nell'Inter.
Ha fatto anche il postino per Maria De Filippi in “C'è posta per te”
DIEGO SIMEONE 1970 , fresco vincitore, col suo atletico Madrid, della seminifinale di andata della Champions contro il Bayern stramilionario. Si dice che l'apporto dell'allenatore valga il 30% sul rendimento di una squadra. Nel caso del Cholo (termine che deriva dall'azteco Xoloitzcuintlie che significa "incrocio di razze” ) la percentuale si alza sensibilmente. La sua abilità di motivatore è tale che l' 'Harvard Business Review' il periodico di management e business più diffuso al mondo, pubblicato dalla prestigiosa università americana si è interessata alla sua filosofia e alla sua applicazione,anche al di fuori dell'ambito calcistico, per ottenere da parte delle piccole aziende risultati nel breve termine Come si ricorderà, in Italia allenò il Catania,subentrando, il 19 gennaio 2011 a Giampaolo e portandolo alla salvezza con due giornate di anticipo. Il suo connazionale Adrian Ricchiuti, che allora giocava con gli etnei, ricorda “ “Sono stati sei/sette mesi incredibili. Abbiamo lavorato con un grande professionista, un grande uomo. Non lasciava nulla al caso. A livello umano è stato spettacolare, non mi sarei mai aspettato che un campione del suo calibro e della sua storia fosse così semplice”. “Riusciva sempre a tirarti fuori il 110%. Ci caricava come delle molle, eri disposto a buttarti nel fuoco per lui”.A Firenze si rimpiange che, a differenza di Mihajlovic e Montella, dopo l'esperienza catanese non sia venuto ad allenare la Fiorentina. Forse perché il cognome non iniziava per M.
DARIO HUBNER, 1967, detto “Bisonte” o “Tatanka” uno dei massimi esponenti della categoria dei centravanti operai, che sopperiscono ai limiti tecnici con la grande grinta e determinazione.“Certo che sono grezzo, vorrei vedere voi dopo dieci ore di lavoro”. Arrivò in serie A solo a 30 anni, col Brescia, nella stessa partita in cui esordì Ronaldo. E fu subito gol
https://www.youtube.com/watch?v=c09Q-qmcuQg
Vinse al primo colpo la classifica dei cannonieri a pari merito con Trezeguet, nel 2001-02 con 24 gol nel Piacenza (impresa ben più difficile che vincerla giocando nelle big).https://www.youtube.com/watch?v=cQfkDtDbrHc
Era stato capocannoniere anche in serie B (1995-96, 22 gol col Cesena) e in C1 (1991-92, 14 gol nel Fano). Deve il cognome al nonno tedesco di Francoforte, ma fumava come un turco, anche negli intervalli. Nel 2001-02 si ritrovò accanto Roberto Baggio «A me non cambia niente.Io ho sempre segnato anche senza di lui». Ha giocato fino a 44 anni. Adesso gestisce con la moglie un bar, dove mette a frutto la sua passione per la grappa
JONATHAN BIABIANY, 1988,centrocampista e attaccante francese, ma originario della Guadalupa, dell' Inter (dove aveva già giocato nelle giovanili e, in prima squadra, nel 2010-11), ex Modena, Parma e Sampdoria. Nel settembre 2014 gli venne riscontrata unìaritmia cardiaca che lo ha tenuto lontano dai campi da gioco fino all'estate scorsa, quando ha firmato un contratto quadriennale con i nerazzurri “L'Inter mi è stata vicina. Mi hanno dato tutta la disponibilità, questo club lo sento come casa mia e qui mi hanno trattato come si fa con chi è di casa".
JORGE BOLANO,1977, ex centrocampista colombiano di Parma, Lecce e Modena. Per una curiosa coincidenza il 28 aprile, ma del 1953, era nato anche lo scrittore cileno, suo omonimo, Roberto Bolaño
PAOLO BENETTI, 1965, ex difensore di Milan, Fano, Catanzaro, Ascoli, Siena, Venezia, Triestina e Carpi. Appese le scarpette al chiodo nel 1999, è dal 2007 il vice di Claudio Ranieri e insieme a lui sta vivendo la fantastica cavalcata del Leicester verso la conquista della Premier League. Non è parente del più noto Romeo Benetti
MICHELE COSSATO, 1970, ex attaccante di Chievo, Venezia, Atalanta, Verona, Fiorentina, Cittadella, Montichiari. Si è ritirato nel 2008.E' il fratello maggiore, ma più scarso, di Federico, ex attaccante del Chievo. Il 9 febbraio 2015 la Procura di Cremona ne ha chiesto il rinvio a giudizio per associazione a delinquere e frode sportiva
GABRIELE ANGELLA, 1989, difensore del QPR in prestito dal Watford, ex Empoli ed Udinese
EMILIANO ALFARO, 1988, attaccante uruguaiano, svincolato dal gennaio 2016.
acquistato dalla Lazio nel gennaio 2012 giocò 8 partite senza marcare nessun gol.
FILIPPO PORCARI, 1984, centrocampista del Carpi. Ceduto al Bari nello scorso mercato estivo, è tornato in prestito a gennaio nella squadra di cui fu lo storico capitano della promozione in A. Aveva già ottenuto col Novara la doppia promozione dalla Lega Pro alla A
RICCARDO GAGLIOLO, 1990, difensore del CARPI. Ha, grazie alla nazionalità della madre, anche il passaporto svedese e sogna di giocare nella Nazionale scandinava a fianco di Ibrahimovic
FABINHO, 1991, ala sinistra brasiliana Perugia
LEONARDO GATTO, 1992, ala sinistra dalla Salernitana, in prestito dall'Atalanta. Fratello di Massimiliano della Pro Vercelli
MATTIA SPROCATI, 1992, ala destra della Pro Vercelli
ANDREA PINTON, 1996, difensore del Vicenza in prestito dall'Inter
DAVIDE DI QUINZIO, 1989, centrocampista della SPAL
LUCA MILESI, 1993 difensore dell'Arezzo, in prestito dall'Atalanta
MORTEN KNUDSEN, 1995, Centrocampista danese del Prato in prestito dall'Inter
FRANCECO POSOCCO, 1996, Centrocampista della SPAL
Buon compleanno, infine, alla signora Totti ILARY BLASI, 1981