L'ultima vergogna sul web: un video d'insulti contro Simoncelli e i suoi
L'ultima vergogna sul web è un video pieno d'insulti contro Marco Simoncelli, campione di motociclismo scomparso il 23 ottobre 2011 sul circuito di Sepang, conori suoi genitori e Kate la sua ragazza. La scoperta è stata fatta da un tifoso abruzzese che ha immediatamente lanciato una petizione in Rete per chiedere la rimozione del filmato. Ecco il resoconto della collega Rita Celli che, sul Resto del Carlino, ha denunciato questa autentica indecenza.
Rimini - La Fondazione Simoncelli si sta muovendo per altre nove denunce. «Si tratta di persone che si sono appropriate dell’identità dei familiari di Simoncelli per aprire pagine farlocche su Facebook — spiega Volonterio — Ma anche siti di merchandising che utilizzano il nome di Sic per interessi personali e non per sostenere la Fondazione. E’ ora di finirla. Queste persone vanno scovate e fermate».La famiglia Simoncelli e la Fondazione, non erano ancora venuti a conoscenza del fatto, prima di ieri. «I genitori si attiveranno subito con azioni legali — afferma Angelo Volonterio, dalla Fondazione — presentando una denuncia penale alla Polizia Postale. Siamo sconvolti. Marco è stato e resterà un modello per tutti. La sua famiglia poi non va toccata: sta lavorando sodo per il sociale. Filmati del genere non possono girare in rete».
L’IDEATORE della rivolta è Gianluca Panaccio, residente in provincia di Chieti: «Quando girando sul web mi sono imbattuto in questo video, ho visto l’assurdità e la cattiveria con cui era stato creato. E ho deciso di muovermi subito per farlo rimuovere. Moltissimi altri fans del Sic hanno già segnalato il video. Ora Youtube lo ha reso visibile solo per maggiorenni, ma va rimosso. Spero che la petizione superi le 10mila firme. Vogliamo che la Polizia Postale rintracci l’autore e anche tutti quelli che lo sostengono. La cosa più preoccupante è che ha già annunciato di pubblicarne uno nuovo, il 23 ottobre prossimo, ad un anno dalla scomparsa di Marco. Va fermato al più presto».