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    L'Uefa studia il Fair-play finanziario 2.0: tetto alle spese di 100 milioni

    L'Uefa studia il Fair-play finanziario 2.0: tetto alle spese di 100 milioni

    Dopo le novità annunciate ieri per Champions ed Europa League, l'Uefa presto potrebbe introdurre dei cambiamenti significativi anche per quanto riguarda il Fair-play finanziario, che spesso negli ultimi anni ha ridotto le possibilità di spesa delle squadre italiane. In accordo con l'Eca, l'associazione dei club europei presieduta da Andrea Agnelli, il governo del calcio europeo vorrebbe approvare delle regole che permettano un maggiore controllo sui conti delle società e in particolar modo sulle spese, con l'obiettivo di ridurle ancora.

    NUOVE REGOLE - Come riporta La Gazzetta dello Sport, sono due le principali novità: quella più interessante riguarda un tetto massimo per le spese sul mercato. Tra acquisti e cessioni in una stessa stagione, infatti, i club non potranno avere un saldo negativo superiore ai 100 milioni di euro, per non incorrere in sanzioni, come il break even (perdite massime di 30 milioni in tre anni), che potranno essere imposte in tempi molto più brevi. La seconda misura al vaglio dell'Uefa, invece, riguarda un rapporto che dovrà essere "sostenibile" tra debito netto ed Ebitda, ovvero il risulato d'esercizio prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti. Dopo le tante polemiche degli ultimi anni - e in particolare sulle spese folli del PSG della scorsa estate - il Fair-play finanziario prova ad aggiornarsi.

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