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L’UEFA decide sulla nuova Champions: in ballo ranking e partite
Come spiega l’ANSA, l’ordine del giorno ufficiale del Comitato esecutivo non annuncia una decisione sul futuro della Champions, è perché non è ancora “garantito al 100%”, anche se la Uefa spera di raggiungere l’unanimità a margine del Congresso. Due punti sono acquisiti: il passaggio da 32 a 36 club nel 2024-2025, nonché la sostituzione degli otto gironi da quattro club con un mini-campionato ispirato ai tornei di scacchi, all’interno di un unico girone, come in Europa League e Conference League. L’obiettivo è quello di soddisfare sia le emittenti, con 225 partite in totale invece delle 125 attuali, sia i club – certi di maggiori incassi, anche in caso di eliminazione anticipata – sia i telespettatori, in cerca di sfide prestigiose.
Su due aspetti si sono però concentrate le perplessità. Innanzitutto il numero delle “giornate” del minicampionato, inizialmente fissato a dieci contro dieci diverse avversarie, rispetto alle sei gare del girone (tre andata e ritorno) della formula attuale. Venerdì scorso, l’associazione European Leagues, che riunisce 30 leghe professionistiche del continente, ha chiesto la limitazione a otto partite, per non ridurre ulteriormente lo spazio lasciato ai campionati. Pure diversi grandi club sono contrari a questa interminabile fase iniziale, anche se il loro rappresentante alla guida della European Club Association (ECA), Nasser Al-Khelaifi, è “in conflitto di interessi tra il ruolo di presidente del PSG e quello di boss del canale beIN”, osservano alcuni esperti della materia.
Altro punto controverso riguarda l’assegnazione di due dei quattro posti in più: in base al “coefficiente Uefa” (ovvero i risultati europei passati), oppure ripescando una capolista? Le big in questo caso sono piuttosto favorevoli alla seconda ipotesi. Che invece non piace alle singole Leghe, secondo le quali tutti i partecipanti devono qualificarsi tramite i campionati nazionali, un principio così fondamentale per il calcio europeo da essere stato brandito contro i promotori della Super Lega, progetto che prevedeva “membri fondatori” automaticamente qualificati.
Infine, il nuovo format della Champions - scrive Calcio e Finanza - potrebbe includere anche l’idea, avanzata lo scorso anno dal presidente UEFA Aleksander Ceferin, di semifinali e finali organizzate nella stessa città con la formula “Final 4” del basket. All’inizio del 2022 sono stati assegnati i diritti tv per le competizioni europee per club per cinque miliardi di euro l’anno nel periodo 2024-2027, un balzo di oltre il 50% rispetto ai diritti tv per il 2018-2019, legati a questo progetto di allargamento del Champions.