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    Perché tutti i calciatori devono imparare da Marten de Roon

    Perché tutti i calciatori devono imparare da Marten de Roon

    • Marina Belotti
    L'Olandese volante. Non stiamo parlando del ritorno di de Boer in patria, ma del decollo di Marten de Roon, mediano classe '91 del Middlesbrough, ceduto dall'Atalanta per 12 milioni di euro. de Roon si è legato al “Boro” per 4 stagioni, fino al 30 giugno 2020, e sabato pomeriggio ha messo a segno con la maglia rossa il gol più importante della sua carriera

    ATALANTA - Con la sua cessione, alla Dea è andata una cifra consistente, con una plusvalenza di circa 12 milioni di euro. Poco importa se la sua partenza ha permesso di ingaggiare Paloschi che poi non è valso nemmeno un quarto del rimpianto olandese...'Bulldog' l'avevano soprannominato i tifosi per la sua grinta in campo, ma anche un ragazzo d'oro che si metteva a giocare a calcio nella Piazza Vecchia di Città Alta con qualsiasi bimbo gli capitasse a tiro. E non è un caso se, dopo essere arrivato a Bergamo dall’Heerenveen per 1,5 milioni, era stato eletto dai tifosi come migliore calciatore della stagione. Il giovane olandese aveva conquistato il cuore di tutti  fuori campo con i suoi simpatici sforzi di parlare in italiano e in bergamasco, e in campo con 36 presenze, il  gol segnato al Palermo il 6 dicembre 2015, e i 2 assist.Appena si sono accorti di quanto valesse il venticinquenne e di quanti pretendenti fossero alla porta, i dirigenti orobici hanno iniziato a lavorare alla partenza del centrocampista olandese, senza farsi mancare le voci di smentite utilizzate come tattica per tenere sottotraccia la trattativa. Napoli e Roma lo volevano, ma alla fine il Middlesbrough l'ha spuntata, con un'entrata a gambe tese. Umile e ironico, il classe '91 aveva salutato così i tifosi bergamaschi: "Grazie a tutti..pota scecc forza atalanta."

    A MIDDLESBROUGH...PERDE IL TRENO - Oggi si è rimboccato le maniche e continua a darsi da fare oltre Manica, sempre con la sua voglia di ridere e scherzare. Ha raccontato di aver legato con David Nugent, un altro burlone della squadra inglese: quando sono fuori a bere un drink spesso il 31enne gli versa nel bicchiere un pizzico di sale. Sta ancora agli scherzi, versa il sale di rimando, dimostrando grinta e tenacia come un leone, il simbolo della squadra inglese. Anche l'umiltà è una dote che non è scomparsa nell'animo dell'olandese, tanto che dopo aver perso il treno un mese fa, i tifosi riconoscendolo l'avevano rincorso per dargli un passaggio in auto e lui aveva accettato di buon grado. Infatti, al termine del match West Ham-Middlesbrough, finito 1-1, erano calati malumori sugli spalti e negli spogliatoi per i controlli antidoping: sfortunatissimo, dopo la doccia è stato sorteggiato e così ha perso il treno, il mezzo con cui si muove tranquillamente lungo il tragitto centro d'allenamento-stadio. Saliva immerso tra i turisti con la funicolare in Città Alta, e ora si siede tra i vagoni del treno nella città inglese. Quando però in stazione ha scoperto che la corsa successiva sarebbe stata un'ora dopo, si è messo in coda dietro i turisti ad aspettare il primo taxi libero. I tifosi della sua squadra non hanno impiegato molto a riconoscere il volto simpatico e zeppo di lentiggini del loro beniamino e l'hanno invitato a salire sul loro minibus. Così ha raccontato uno dei tifosi: "In quella coda, sarebbe rimasto lì per ore, così con un po’ di sorpresa ho detto all’autista di guidare verso di lui, e allora gli abbiamo chiesto di salire". Senza pensarci due volte, l'olandese ha viaggiato e cantato assieme ai supporters, come uno di loro.

    IL GOL AL CITY- Una vita da mediano la sua: cinque gol in tre anni all’Heerenveen, due in una stagione all’Atalanta e ora il più importante in Premier League con la maglia del Middlesbrough.
    Dove? All’Etihad Stadium di Manchester, in casa del City di Pep Guardiola. Il City è avanti 1-0, grazie al gol di Aguero e ormai è il 90esimo inoltrato: il match sembra perso, ma arriva un'ultima occasione per il “Boro”, che cerca l'impresa del pareggio contro la capolista. E' a quel punto che l'ex nerazzurro si butta come un leone sul pallone, battendo Bravo: 1-1. Urla, esulta, non ci crede. Non ci crede in campo, mettendosi a correre qua e là come una trottola, e continua a non crederci una volta a casa. In effetti la combinazione è pazzesca: gol decisivo per il pari, contro il City di Pep Guardiola, fuori casa, e per di più nei secondi finali. Così, tra ieri e oggi la sua felicità si è scatena sui social, dove è molto attivo, per la gioia dei tifosi. "That moment you know you scored the equalizer against Manchester City in extra time. Can't even recognize myself", il commento di sabato sera.
    E la domenica svegliandosi si è accorto che la rete del pari non era solo un bel sogno, ma pura realtà: "Waking up with a smile from ear to ear ! Amazing team effort and the fans were absolutely fantastic yesterday."
    Ora i tifosi sperano che il bulldog continui a volare e, magari, a perdere altri treni...per dargli un passaggio e far due chiacchiere. Con selfie annesso per i social, ovviamente.

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