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L'Olanda rinasce con Promes, il 'ProMessi' che piaceva alla Juventus
Due gol per indirizzare il match contro la Bielorussia, per rilanciare le ambizioni dell'Olanda. Due reti in 16 minuti per prendersi la scena, per mettersi alle spalle, una volta per tutte, quella pesante etichetta di eterna promessa scritta nel cognome. La Francia, che il prossimo 10 ottobre sarà di scena all'Amsterdam Arena in un match chiave nella corsa a Russia 2018, è avvisata, gli Orange hanno finalmente trovato la loro stella. O forse è giusto dire ritrovato, considerando quello che Quincy Promes ha fatto nella sua carriera.
KLUIVERT, GRAZIE - Attaccante esterno o seconda punta classe 1992, nato ad Amsterdam e cresciuto al De Toekomst, sede del settore giovanile dell'Ajax, una volta scaricato dal club della capitale (anche motivi caratteriali) ha saputo ripartire con l'Harleem ma è con la maglia del Twente che è diventato grande. Prima con lo Jong Twente, dove viene formato da Kluivert, poi con la prima squadra dei Tukkers (in mezzo la costruttiva esperienza nel Go Ahead Eagles), con la quale segna 11 gol (e 8 assist) in 35 partite, meritandosi il soprannome di ProMessi.
LO VOLEVA LA JUVE - Nel 2014 arriva il trasferimento allo Spartak Mosca, con il quale Promes inizia a segnare con continuità. Ad oggi sono 36 i centri in 73 partite, di fatto una media di un gol ogni due gare, cinque di questi sono stati segnati in questa stagione, con Carrera in panchina. Maglia numero 10 sulle spalle, contratto fino al 2021 da circa 3 milioni di euro netti a stagione, Promes nel 2015 è stato seguito dalla Juventus, ma alla fine non se ne fece nulla. Ora lo vogliono Tottenham e Manchester United.