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    L'odiatissimo Lipsia vola: 7 anni di vita, sfida il Bayern Monaco per il titolo

    L'odiatissimo Lipsia vola: 7 anni di vita, sfida il Bayern Monaco per il titolo

    • Alessandro Cosattini
    Tutti contro l’RB Lipsia (letteralmente RasenBallsport Lipsia). Questo è il motivetto d’inizio stagione in Germania. Il club, fondato nel 2009 sulle ceneri dell’SSV Markranstädt, formazione di quinta divisione, è visto da molti come esempio di pura espressione del capitale e senza passato. A Colonia, la squadra dell’est ha subito la protesta più eclatante, ma non l’unica, anzi. Un centinaio di tifosi di casa si sono seduti davanti all’ingresso dello stadio bloccando il pullman della squadra ospite e causando il ritardo di un quarto d’ora dell’inizio della partita. Il motivo? La non storia del club. In 7 anni la squadra acquistata dall'imprenditore Dietrich Mateschitz ha fatto la storia, passando dalla quinta divisione alla Bundesliga. E quest’anno l’RB Lipsia sta vivendo un’altra favola. Ha già messo a referto un record: nove partite, zero sconfitte, è storia nel massimo campionato tedesco. Tre pareggi e sei vittorie, tra cui quella prestigiosa sul campo del Borussia Dortmund nel secondo turno di campionato. 21 punti raccolti e secondo posto in solitaria, alle spalle del Bayern Monaco di Carlo Ancelotti. 

    COLOSSO RED BULL - Dopo aver dato vita negli anni precedenti a squadre calcistiche del calibro di Red Bull Salisburgo (Austria), New York Red Bulls (Stati Uniti) e Red Bull Brasil di Campinas (Brasile), la multinazionale austriaca decide di rilevare il SSV Markranstädt (formazione di quinta divisione). E da lì ha inizio una scalata irresistibile mal digerita dalla massa. 100 milioni di euro è il budget messo a disposizione dall'imprenditore Dietrich Mateschitz per consentire alla squadra di far parte dell'elite della Bundesliga in 8-10 anni dalla fondazione. In 7, l’RB Lipsia si trova già al secondo posto della classifica, l’impresa è compiuta. Il prossimo obiettivo si chiama Meisterschale. Il potentissimo Bayern Monaco di Carlo Ancelotti ad oggi sembra irraggiungibile, ma il Leicester insegna che sognare non costa nulla e non sempre il più forte si impone sul più debole. Chiedere a Claudio Ranieri per avere conferma. Altrimenti basta ripercorrere l’incredibile stagione 2015-2016 delle Foxes per trovare punti in comune con questo esaltante inizio dell’RB Lipsia. 

    LINEA VERDE - È una squadra giovane quella guidata da Ralph Hasenhuttl, composta per lo più da ragazzini. E la filosofia del club è proprio quella di puntare sui prospetti per il futuro per arrivare al successo. In estate la proprietà ha speso 15 milioni e 200mila euro per acquistare Oliver Burke. Un classe 1997 prelevato dal Nottingham Forrest che dal giorno in cui ha firmato il suo contratto con l’RB Lipsia è diventato lo scozzese più pagato della storia. Diversi i giocatori arrivati dal Red Bull Salisburgo, come Naby Keïta (classe 1995), Benno Schmitz (classe 1994), Bernardo (classe 1995) e Marcel Sabitzer (classe 1994). Proprio quest’ultimo ha deciso la sfida contro il Darmstadt di ieri con una splendida doppietta. Degli undici titolari scesi in campo ieri il più esperto è il classe 1981 Marvin Compper, che i più attenti ricorderanno per una breve parentesi in Serie A, con la maglia della Fiorentina. La stella della squadra è Yussuf Poulsen, danese originario della Tanzania nel club dall’estate del 2013. Un veterano della squadra, nonostante la giovanissima età (22 anni). 

    LA CURIOSITÀ - L’RB Lipsia è nato quasi per caso. Inizialmente la Red Bull voleva puntare su una società gloriosa come la Dynamo Dresda, ma l’idea fu accantonata per il timore che la rovente tifoseria della Sassonia avrebbe creato intralci. L’attenzione della multinazionale si concentrò poi su un’altra squadra di Lipsia, l’FC Sachsen, seconda nel blasone dopo la Lokomotive. La società rischiava il fallimento e puntualmente arrivò nel 2011, ma i tifosi non ne vollero sapere e impedirono in ogni modo alla Red Bull di acquistare il club. Dopo due tentativi andati a vuoto, trovandosi già a Lipsia, la multinazionale austriaca ci provò con l’allora Markranstadt. I tifosi inizialmente opposero resistenza, arrivarono a spargere del diserbante sul terreno casalingo, distrussero i riferimenti pubblicitari Red Bull, ma questa volta non la ebbero vinta. Nacque l’RB Lipsia e iniziò la scalata, conclusasi in estate con la promozione in Bundesliga in soli sette anni storia. Da allora - e ancora - tutti contro l’RB Lipsia. Tranne i tifosi di casa, che sognano il Meinsterschale. Bayern Monaco permettendo. 

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