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L'Italia e la Nations League: non è solo una questione di ranking, per noi vale molto di più
MAGIARI SCONFITTI - Nella finale del Campionato del Mondo del 1938 in Francia, incontrammo l’Ungheria guidata dal fuoriclasse Sarosy: l’Italia, nettamente più forte, vinse 4-2. Capitan Meazza, Piola, Ferrari, Colaussi, la nostra era una grande Nazionale e con questa vittoria bissammo il titolo vinto quattro anni prima. Il CT era Vittorio Pozzo, unico allenatore ad avere vinto due titoli mondiali.
CONTRO I “MAESTRI” INGLESI - Tanti gli incroci con la nazionale inglese: la finale per il terzo e quarto posto ad Italia 90, 2-1 il risultato per gli azzurri, con la bellissima Ola delle due squadre a fine partita; i quarti di finale di Euro 2012, vinti ai rigori, passati alla storia per il cucchiaio di Pirlo, e ancora, il 2-1 nella fase a gironi del mondiale 2014. Ma la partita più bella è stata la più recente: la vittoria ai rigori nella finale degli Europei nel luglio scorso a Wembley. A casa loro. It’s coming to Rome.
ITALIA-GERMANIA - Siamo stati la loro bestia nera per tanti anni, basti pensare che la nostra prima sconfitta tra Europei e Mondiali è arrivata solo nel 2016. Partite memorabili, come la finale di Spagna 82, 3-1 per noi: la formazione “Zoff, Bergomi, Cabrini, Gentile, Collovati, Scirea….” e il “Non ci prendono più” del presidente Pertini, sono ricordi indelebili nella memoria di tutti gli italiani.
Ci siamo incontrati innumerevoli volte, ma se si parla di ITALIA-GERMANIA, il pensiero non può che andare a quel 17 giugno 1970, alla semifinale dei mondiali in MESSICO. ITALIAGERMANIAQUATTROATRE è la partita degli italiani, la più famosa del nostro calcio e non solo, LA PARTITA DEL SECOLO, come impresso sulla targa affissa allo stadio Azteca per ricordare questa sfida leggendaria.
SPERANZE AZZURRE - Siamo un popolo di santi, navigatori, poeti …. e di amanti del calcio: la speranza è, come spesso è capitato, dopo le delusioni, gli scandali e le critiche, di tornare subito competitivi: spetta al nuovo corso della Nazionale guadagnarsi un posto tra i grandi, magari prendendo esempio anche dai nostri vecchi successi. Allora perché non iniziare a farlo già in Nations League, con avversari che conoscono la nostra storia, le nostre vittorie. Non è solo questione di ranking, per noi vale molto di più.