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    Champions, preliminari maledetti: dal 2009 ok solo 2 italiane, tocca alla Roma

    Champions, preliminari maledetti: dal 2009 ok solo 2 italiane, tocca alla Roma

    • Alessandro Di Gioia
    L’Italia sta vivendo una vera e propria maledizione legata ai preliminari di Champions League : da quando Platini si instaurò alla Presidenza della Uefa, annus domini 2009, si sono infatti qualificate alla massima competizione per club solo due squadre su sette del nostro Paese. Da qualche anno, ad agosto per l'Italia arrivano quasi sempre pessime notizie. Il bello è che fino al 2008 non era così: l’ultimo turno preliminare, a partire dal debutto del Parma nel 1997, aveva premiato l’80% dei nostri club, con 16 promozioni su 20. Compresi i 3 tentativi della Lazio, l'ultima eliminata delle italiane, l'anno passato dal Bayer Leverkusen, che nel 2001 fece fuori il Copenaghen, nel 2003 il Benfica e nel 2007 la Dinamo Bucarest.

    LA MALEDIZIONE DAL 2009 - Con il 2009 e la riforma voluta da Platini, che ha sdoppiato il cammino di chi cercava gli ultimi posti liberi tra le 32 ammesse alla fase a gironi di Champions, mettendo da una parte i campioni delle leghe considerate minori e dall’altra i piazzati dei tornei nazionali più importanti, è iniziato il periodo buio per l'Italia: sono state infatti privilegiate le nazioni calcisticamente meno nobili, mentre quelle con più storia sono state costrette ad affrontarsi tra di loro. Peccato che Inghilterra, Germania e Spagna abbiano patito poco questa situazione, mentre l'Italia ha visto crollare la percentuale delle sue qualificazioni tra le elette d’Europa. Nelle ultime sette stagioni, i playoff di agosto contro rivali più toste sono stati fatali a Sampdoria, Udinese (due volte), Napoli e Lazio. Soltanto Fiorentina (grazie ai gol segnati in trasferta) e Milan hanno evitato la bocciatura, che significa retrocedere in Europa League e dire addio a 30-35 milioni di euro. 

    SPALLETTI PER SFATARE IL TABU' - Quest'anno tocca alla Roma di Spalletti sfatare il tabù: domani, alle 12, l'urna di Nyon dovrà essere clemente con i giallorossi, che comunque sia rispettano tutti ma non temono nessuno. Il club capitolino ha già fatto vedere di essere capace di grandi imprese in Europa e vuole a tutti i costi centrare la qualificazione al tabellone principale di Champions. Per poter ascoltare la famosa musichetta e per non dover buttare via subito un'annata di fatiche come la scorsa. I giallorossi incontreranno una tra Manchester City, Porto, Villarreal, Ajax e Borussia Monchengladbach, già teste di serie e quindi potenziali avversarie di Spalletti e i suoi. La maledizione Champions incombe, ma la Roma non ha paura. 

    @AleDigio89

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