L'Italia del tifo si è ribaltata: Milano calda come il Sud, Napoli e Roma fredde come il Nord
Nei nostri ricordi e nelle nostre idee, i tifosi del Sud, e anche del Centro, sono sempre stati particolarmente calorosi, partecipativi, entusiasti. Quante volte abbiamo detto, sorpresi e ammirati, che era incredibile vedere l’Olimpico e il San Paolo pieni benché il livello di quelle squadre - in particolare Roma e Napoli - fosse modesto, o comunque non straordinario? E quante volte abbiamo sottolineato i vuoti nello stadio della Juve, nonostante le vittorie dei bianconeri, e abbiamo giustificato i pienoni di San Siro con la forza di Inter e Milan, abituate a lottare per i massimi obiettivi in Italia e anche in Europa? Ebbene, oggi accade il contrario.
Oggi Inter e Milan hanno oltre 50 mila abbonati e riempiono regolarmente lo stadio, sebbene non vincano lo scudetto da nove anni (i nerazzurri) e da otto (i rossoneri). Non solo: le due squadre di Milano nell’ultimo periodo non sono state neppure competitive, Zhang ha invertito la tendenza quest’anno, Elliott ancora non ci è riuscito, ma in generale nell’ultimo lustro Napoli e Roma sono sempre partite con maggiori ambizioni rispetto a Inter e Milan, e anche in classifica hanno quasi sempre occupato posizioni migliori alle spalle della Juve.
Eppure la Roma supera a fatica i 20 mila abbonati, mentre il Napoli - il caso più clamoroso - si ferma addirittura alla metà. Per avvicinare il numero di spettatori di un Inter-Lecce qualsiasi, al San Paolo deve arrivare il Liverpool campione d’Europa.
Perché l’Italia del tifo si è ribaltata? E’ una questione complessa, ne discuteremo in futuro, certo è riduttivo parlare degli stadi fatiscenti (peraltro il San Paolo è stato appena ristrutturato per le Universiadi, spogliatoi a parte). La questione è più ampia e profonda, per il momento non possiamo che prenderne atto: Milano sembra una città del Sud, calda e appassionata; Roma e Napoli pare siano state trasferite nel freddo Nord.
@steagresti