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  • L'Italia conta zero? Ha ragione la Uefa

    L'Italia conta zero? Ha ragione la Uefa

    • Furio Zara
    Se mai avessimo avuto bisogno di un'altra conferma che l'Italia nel panorama europeo viene considerata come il due di picche, ecco l'Uefa a venirci in soccorso, si fa per dire. Seguiteci: nella formazione del XXI secolo stilata dall’Uefa non c'è nemmeno un giocatore italiano. 

    Prima reazione: stupore, indignazione, rabbia. Poi ragionando con calma forse ci si accorge che non ci hanno dato uno schiaffo gratuito, semplicemente hanno fatto delle valutazioni oggettive. Forse qualcuna fuori fuoco, ma nessuna così sballata e assurda da suscitare vergogna. Il periodo considerato va dal 2000 ad oggi. Dice: oh, abbiamo vinto un Mondiale in mezzo, o no? Certo. Aggiunge: ma Buffon, Pirlo, Cannavaro, Del Piero? E Totti? E…..stop. Perché di giocatori di spessore internazionale, ahinoi, da allora non li abbiamo più prodotti. 

    Ma andiamo a vedere la formazione dell'Uefa, schierata con un 4-3-3. Casillas in porta. Qua forse qualcosa si può obiettare. Anzi, di sicuro: il nostro Buffon è sicuramente più forte di Iker. Però anche lo spagnolo ha vinto un Mondiale. Anzi, ha fatto di più: ha vinto pure un Europeo. Aggiungeteci pure tre Champions, con Buffon ancora a secco. Beh, Buffon sarà più forte (lo è), ma Casillas è stato premiato proprio per la bacheca, decisamente più ricca (e parliamo sempre di trofei vinti fuori dal proprio paese). 

    Difesa a quattro con Sergio Ramos, Puyol, Piquè e Lahm. Chi togliamo? Cannavaro migliore di Puyol o Piquè? Apriamo il dibattito, resta il fatto che in campo internazionale Cannavaro ha certamente alzato la Coppa del Mondo nel 2006, ma poi stop; mentre i due spagnoli hanno dominato la scena almeno per un decennio. 

    Avanti col centrocampo: Iniesta, Xavi e Gerrard. E qui che si fa? Un posto a Pirlo lo vogliamo trovare? Sì, ma al posto di chi? Non di Iniesta. Non di Xavi. Forse di Gerrard. Forse. Ma il ruolo è comunque diverso. Dunque: Pirlo in panchina, senza scandali. E Totti? Ne possiamo discutere per un paio d'anni, ma oltre la frontiera Totti è stato amato, stimato, apprezzato e idolatrato, certo; ha vinto un Mondiale - non da protagonista - e stop. Esclusione discutibile se ragioniamo sul valore del campione, ma legittima se ragioniamo su quanto fatto dal 2000 all'altro ieri in campo europeo e mondiale. 

    Chiudiamo con gli attaccanti: Cristiano Ronaldo, Messi ed Henry. Questo il tridente galattico scelto dall'Uefa. Del Piero al posto di Messi? No. Al posto di Cristiano? No. Al posto di Henry? Forse. Conclusione: le scelte dell'Uefa si possono discutere, come ogni cosa che riguarda il calcio; ma non oltraggiano nessuno, men che meno la lucidità di giudizio e il buon senso di chi pensa che questi undici siano "davvero" i fuoriclasse di questo XXI secolo. 

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