L'Italia che ha mercato: Zaniolo e Kean scalpitano, Chiesa delude ancora
CHIESA JR DELUDE - Nell'unica sconfitta della storia dell'Italia contro la Bosnia, ultima di Sacchi da ct, segnò Enrico Chiesa. Contro la stessa Bosnia, però, delude ancora il figlio, Federico, che da esterno offensivo, largo, larghissimo come lo vuole Mancini, fatica: la catena con Florenzi funziona solo una volta, nella ripresa, con l'ex Valencia che va al tiro; poi qualche esitazione di troppo, mai uno spunto, una sola conclusione, a inizio gara, sballata. E' la prima della stagione, la condizione è ancora da ritrovare, ma la sensazione che Chiesa jr lascia è la stessa da qualche mese a questa parte: può spaccare le partite, atleticamente è di un altro livello, ma in frantumi alla fine va lui, tra la voglia di fare e il non riuscire a dimostrare.
IL MERCATO - Voglioso di spaccare al mondo, Chiesa resta un uomo mercato: vuole rimanere in Italia, è pronto a lasciare la Fiorentina, l'Inter e la Juve ne avevano parlato mesi fa con la Viola, ma a quelle cifre, 70 milioni di euro, nessuno, a oggi, si è fatto avanti concretamente. Anche perché le prestazioni del 14 azzurro non sono sempre convincenti: alti e bassi, incostanza, incomprensione tattica. Esterno a tutta fascia o solo offensivo? Investire quella cifra per un ibrido è rischioso...
KEAN E ZANIOLO - Eccoli gli altri due giovani uomini mercato. Se per Zaniolo, sogno juventino del mercato ma, a oggi, irraggiungibile, c'è un rinnovo contrattuale in ballo con la Roma, Moise Kean è voglioso di tornare in Italia. Si continua a parlare di Juventus, coi bianconeri che sono pronti a offrire Ramsey all'Everton, anche per sistemare la questione liste, pur di arrivare all'ex Verona, al quale Pirlo è pronto a concedere una nuova chance alla corte della Vecchia Signora. Difficile la stagione del classe 2000 con la maglia dei Toffees: tanta panchina, due soli gol, un ambientamento non facile. Ieri è entrato in campo con un atteggiamento positivo: pochi minuti, un'accelerazione con tunnel, smanioso di mettersi in mostra. Vuole l'Italia per l'Europeo: Mancini ha già dimostrato di sapersi fidare di lui, convocandolo in un momento non semplice. E Kean vuole ripagare questa fiducia. E conquistarlo definitivamente.
FUORI CATEGORIA - Zaniolo merita un ulteriore discorso a parte. Friedkin vuole farne il simbolo del nuovo corso romanista, per questo, a fine mercato, si entrerà più profondamente nel discorso: sa che tra le mani ha un gioiello fuori categoria. Ieri è entrato nella ripresa, da esterno offensivo, al posto di Chiesa, e non da mezzala, come lo aveva provato Mancini nell'ultima partita disputata dall'11 azzurro con la Nazionale. Uno strappo dei suoi è stato fermato dall'arbitro, ma la gamba c'è. Scalpitano, Zaniolo e Kean, e lo fanno vedere: l'esuberanza di chi vuole dimostrare. A differenza di Chiesa, intrappolato in una valutazione che rischia di schiacciarlo.
@AngeTaglieri88