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    L'Islanda: ecco i segreti della nazionale indoor che stupisce l'Europa

    L'Islanda: ecco i segreti della nazionale indoor che stupisce l'Europa

    • FZ
    Due partite, sei punti, sei gol fatti, zero subiti. Sono i numeri entusiasmanti dell'inizio di qualificazione a Francia 2016 dell'Islanda, prima nel gruppo A insieme alla Repubblica Ceca, dopo aver demolito Turchia e Lettonia. Sorpresa? Neanche per idea, è il conseguente risultato della crescita di un movimento che meno di un anno fa è andato vicino a conquistare la storica qualificazione alla fase finale di un Mondiale (sconfitta ai playoff contro la Croazia) e ora sogna in grande. 

    INDOOR - Il successo parte da lontano, da due scelte costruttive della KSI, la federcalcio islandese, che hanno cambiato il modo di fare calcio in un Paese che può contare su una popolazione di poco più di 325 mila abitanti, un quarto di quelli che ha Milano. La rivoluzione è iniziata nel duemila, con la costruzione di sette campi di calcio indoor, che hanno permesso a molti dei giocatori dell'attuale nazionale (soprattutto quelli nati tra il 1989 e il 1991, che in patria chiamano generazione dorata) di allenarsi al caldo, con continuità, per tutto l'anno, anche con temperature abbondantemente sotto lo zero. Il rinnovamento è continuato con la decisione di affidare la crescita delle nuove leve ad allenatori professionisti, non più a genitori e amatori che passavano il loro tempo libero ad insegnare calcio. Qualche dato? Fino al 2000 c'erano 71 allenatori con il patentino UEFA, nei successivi dieci anni sono diventati 630.

    GUIDA VICENTE - Parallelamente al supporto federale l'Islanda ha trovato nel suo tecnico Lars Lagerback un'ulteriore risorsa. L'ex allenatore della Svezia, capace di portare la nazionale scandinava alla fase finale di quattro competizioni (dal Mondiale nippo-coreano a Euro 2008) dal suo arrivo a Reykjavik, due anni fa, ha trasmesso una mentalità vicente e offensiva, che sul campo si sviluppa tatticamente in un 4-4-2 molto compatto, con quattro centrocampisti che sanno 'dare del tu al pallone' (Sigurdsson su tutti) e due attaccanti, come Sigthorsson e Finnbogason, che vedono bene la porta. L'Islanda gioca un bel calcio e conquista risultati. L'Olanda, che lunedì sarà di scena nel piccolo Laugardalsvöllur, è avvisata.
     

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