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L'inutile maxi turnover. Ora solo battere il Napoli può salvare Pioli
PARTENZA FALSA - Trenta secondi e il Bologna è già in vantaggio, grazie a una perfetta deviazione di Sansone che sfrutta un cross di Posch da destra. Il Milan non potrebbe incominciare peggio la tappa di avvicinamento a Napoli, ma ha il grande merito di reagire con l’orgoglio e con il gioco non concedendo altre occasioni per raddoppiare ai padroni di casa. E’ una questione di atteggiamento prima ancora che di tattica, perché Rebic promosso capitano per anzianità aziendale è il leader capace di trascinare la squadra, irriconoscibile negli interpreti ma non nello spirito. E’ proprio il croato il primo a impegnare di testa Skorupski, ancora più bravo a deviare una punizione di Florenzi.
RIMEDIA POBEGA - Sono i segnali concreti della voglia del Milan di risalire la corrente, coronati poco prima dell’intervallo da un gran tiro da fuori area di Pobega, che sbatte sul palo e beffa l’incolpevole portiere rossoblù. E’ il giusto premio all’intraprendenza del centrocampista, sempre più avanzato del suo compagno di reparto Vranckx alla sua prima gara dall’inizio. Nel collaudato 4-2-3-1 di Pioli è questa la nuova coppia che agisce alle spalle di Saelamaekers, De Ketelaere e Rebic, davanti ai quali Origi ancora una volta fa abbondantemente rimpiangere Giroud.
AUTOCRITICA BOLOGNA - Sotto gli occhi di Gianni Morandi, il Bologna non può neppure lamentarsi per le assenze di Orsolini, Soriano, Cambiaso e Arnautovic, pensando al Milan di riserva che aveva di fronte e quindi deve fare autocritica perché il gol del vantaggio sembrava la chiave per aprire la porta di un facile successo. Invece i due centrali Schouten e Dominguez si abbassano troppo, senza alimentare a sufficienza il tridente Aebischer-Ferguson- Barrow che così lascia isolato Sansone nel ruolo di improvvisata prima punta.
TURNOVER FINITO - Il pareggio non piace a nessuno e così si spiegano le sostituzioni quando la ripresa è già incominciata da 10’. Calabria e Messias sono i primi a entrare, rispettivamente al posto di Florenzi e Saelemaekers, mentre Zirkzee rileva Sansone. Ma soprattutto, a dimostrazione della voglia di vincere di Pioli, per gli ultimi 23’ ecco Leao e Diaz che rilevano gli ancora deludenti Origi e De Ketelaere con tanti saluti alturnover, almeno parzialmente. E non a caso proprio Leao vola subito sulla sinistra alla sua maniera offrendo una palla gol a Diaz, che però calcia troppo alto il pallone del sorpasso. E’ l’inizio dell’assalto finale, che però fa soltanto arrabbiare Pioli per il mancato successo e per un rigore negato. E così, come ai bei tempi, Maldini deve fare il tifo per la squadra di Berlusconi e Galliani, che incomincia sempre per M, ma è il Monza. Con la speranza che fermi l’Inter.