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L'intreccio Abate-Torres, un altro Niño sfida il Diavolo: i segreti di Milan-Atletico in Youth League
MEMORIE - Riavvolgiamo il nastro e torniamo al 29 settembre 2014, con il Milan impegnato al Castellani contro l'Empoli. Sulla panchina del Diavolo siede Pippo Inzaghi, su quella toscana c'è Maurizio Sarri. El Niño, arrivato a fine mercato dal Chelsea come grande colpo dell'estate, gioca la sua prima partita da titolare in maglia rossonera. E si presenta facendo quello per cui è stato preso: al 43' svetta sul cross proprio di Abate e incorna in rete. L'illusione di aver trovato un nuovo nove per il Milan, ma quello resta l'unico gol in 10 presenze nei pochi mesi in Italia, prima di lasciare San Siro a gennaio per tornare all'Atletico Madrid, con Alessio Cerci a fare il percorso inverso.
PERCORSI PARALLELI - Quasi nove anni dopo quella notte di Empoli, Abate e Torres si ritrovano ma da avversari in panchina, in quello che può essere un grande spartiacque per la carriera. Entrambi hanno lasciato il calcio giocato nel 2019, entrambi hanno iniziato l'avventura da allenatore nel 2021: Ignazio con l'Under 16 rossonera - con cui ha perso la finale scudetto contro la Roma - per poi passare alla guida della Primavera la scorsa estate, Fernando con la Juvenil A dei Colchoneros. I due condividono anche alcune impostazioni tattiche, con il 4-3-3 come modulo di riferimento per entrambi, anche se lo spagnolo ultimamente ha virato sul 4-4-2. Ora il confronto sul palcoscenico europeo, che arriva dopo un cammino virtuoso per entrambe le formazioni.
CAMMINO - Il Milan è imbattuto in questa Youth League, due pareggi contro Salisburgo e Chelsea ai gironi per poi vincere tutti gli altri incontri. Ultimo quello contro gli ucraini del Rukh Lviv agli ottavi, grazie al colpo di Kevin Zeroli su assist di Chaka Traoré, due delle stelline più luminose della squadra di Abate assieme al capocannoniere Gabriele Alesi (4 gol in 5 partite). L'Atletico di partita ne ha persa una, ai gironi contro il Bruges, unico passo falso in mezzo a sei vittorie e tanti gol segnati: l'ultimo successo agli ottavi, 4-1 contro il Genk, ne è un esempio lampante. E proprio quella partita aiuta anche a individuare i più grandi pericoli per la formazione di Abate. Abde Raihani (4 gol in 7 partite) è da tenere d'occhio, ma a preoccupare è l'ala destra degli spagnoli: Adrian Niño, richiamando ironicamente il soprannome da calciatore del proprio tecnico, è il bomber indiscusso dei Colchoneros con 8 reti in 7 presenze in Youth League. Seconda punta duttile, il classe 2004 ha già stabilito un record in Youth League diventando il primo giocatore nella storia della competizione a siglare almeno un gol in tutte le sei partite della fase a girone: non sorprende che l'Atletico lo abbia blindato con un contratto fino al 2027 e che Simeone gli abbia messo gli occhi addosso, chiamandolo ad allenarsi con la Prima squadra. Un altro Niño accompagna Torres nella sfida al Milan e all'ex compagno Abate.