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    L'Inter stravince contro l'Udinese, Conte alza la coppa: tanti gol, ora è solo il momento della festa

    L'Inter stravince contro l'Udinese, Conte alza la coppa: tanti gol, ora è solo il momento della festa

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Una bella festa nella grande festa. L’Inter ha stravinto anche l’ultima partita, prima uno scavetto di Young, poi una punizione di Eriksen, quindi un rigore di Lautaro Martinez, un gioiello di Perisic e infine un colpo di mento di Lukaku. Cinque a uno alla fine. All’Udinese, che era stata invitata per assistere ed aveva rispettato il suo ruolo di pura coreografia, è stato concesso solo il famoso gol della bandiera sul 5-0 col rigore di Pereyra.

    INTERMOLTONAZIONALE - Per alzare la coppa del campionato italiano Conte ha fatto la cosa giusta, ha riempito l’Inter di italiani. Erano 6 all’inizio: D’Ambrosio, Ranocchia, Bastoni, Sensi, Gagliardini e Pinamonti. In panchina scherzavano i titolari. Solo a metà del primo tempo la partita si è accesa per un doppio scontro fra Rodrigo Becao e Lautaro Martinez. Il friulano ha spinto, anche se non troppo platealmente, l’argentino fuori dal campo, col rischio però di mandarlo a cadere in una piccola fossa. Lautaro si è rialzato e i due si sono agganciati, chiaro l’invito dell’interista rivolto a Becao di andar a quel paese. Un paio di minuti dopo, Lautaro è intervenuto col piede a martello su Rodrigo Becao, vendetta argentina sul brasiliano. L’attaccante nerazzurro ha preso il giallo ed essendo diffidato salterà la prima gara del prossimo campionato. Conte non ha gradito e, come avvertimento, ha mandato Lukaku a scaldarsi.

    LO SCAVETTO DI YOUNG - L’Inter era già passata in vantaggio. Gol al primo attacco, dopo 8 minuti: triangolazione Young-Lautaro Martinez-Young con palla di ritorno favorita da un fortunato rimpallo di Bonifazi; davanti a Musso, l’inglese ha piazzato un bellissimo colpo sotto la palla. Nonostante l’impegno di De Paul, la partita si è spenta dopo l’1-0, anche perché l’Udinese non riusciva a entrare nell’area interista. Poi, al 37', si è fatto male Sensi (altro problema muscolare e un bel guaio in vista dell’Europeo) e Conte l’ha sostituito con Eriksen. Così, quando il falloso Walace ha steso Gagliardini davanti all’area friulana, si è capito subito che per Musso sarebbe arrivato un pericolo serio. Hakimi si è avvicinato a Eriksen e gli ha chiesto di battere la punizione, ma il danese, giustamente, non l’ha preso in considerazione. Nemmeno la sua esecuzione era perfetta, solo che la barriera friulana si è aperta, Okaka, come Ronaldo contro il Porto, si è quasi scansato girando le spalle al pallone che è andato a sbattere sul suo fianco e ha fregato Musso. Due a zero senza faticare. L’Udinese si è avvicinata alla porta di Handanovic per la prima volta al 40', con un colpo di testa di Stryger Larsen uscito di un paio di metri.

    IL RIGORE DI LAUTARO - All’inizio della ripresa Conte ha messo dentro un altro italiano, Padelli, al posto di Handanovic. L’Udinese ha avuto un moto d’orgoglio che l’ha portata per la prima volta vicino al gol, salvato da un provvidenziale intervento di Bastoni sulla linea di porta (con Padelli superato), con uno spunto micidiale di De Paul. Reazione immediata di Lautaro Martinez con tiro deviato da Musso. Ma quando è partito Hakimi (era la seconda volta in tutta la partita), Zeegelaar l’ha fermato con un fallo in area. Dal dischetto, il 3-0 di Lautaro Martinez. Conte ha sostituito i protagonisti dell’ultimo gol, ovvero Lautaro e Hakimi, con Lukaku e Perisic. Il croato ha impiegato pochi minuti per chiudere la partita, e dare inizio alla festa, con un gioiello. Contropiede micidiale: Vecino, Lukaku, Vecino, palla a Perisic e destro fantastico sul secondo palo. Era il gol numero 100 della stagione nerazzurra.

    IL MENTO DI LUKAKU - L’Inter e soprattutto il suo bomber avevano ancora voglia di giocare e soprattutto di segnare. Lukaku ha strappato rabbiosamente un pallone a metà campo e ha fatto scattare un altro contropiede, davanti a Musso ha ciccato la palla che però è arrivata a Sanchez, appena entrato, il cileno ha cercato di sorprendere Musso con un pallonetto che, prima di entrare in rete, è andato a sbattere prima sul secondo palo e poi sul mento di Lukaku. Cinque a zero, lì poteva davvero finire. Ma almeno un gol l’Udinese è riuscito a farlo, è bastato un cross di Molina, con una prima deviazione di testa di Bastoni e una seconda di braccio (largo) di Eriksen a portare al rigore (visto da Banti al Var) che Pereyra ha realizzato. Poi festa, solo festa.


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    IL TABELLINO

    Reti
    : 8' Young (I), 44' Eriksen (I), 55 rig. Lautaro (I), 64' Perisic (I), 72' Lukaku (I), 79' rig. Pereyra (U)

    Inter (3-5-2): Handanovic (46' Padelli); D'Ambrosio, Ranocchia, Bastoni; Hakimi (57' Perisic), Vecino, Sensi (39' Eriksen), Gagliardini, Young; Pinamonti (65' Sanchez), Lautaro (57' Lukaku). All. Conte

    Udinese (3-5-1-1): Musso (89' Gasparini); Becao, Bonifazi, Samir; Molina, De Paul (69' Makengo), Walace (89' Palumbo), Stryger-Larsen, Zeegelaar (59' Forestieri); Pereyra; Okaka (59' Llorente). All. Gotti

    Ammoniti: Lautaro (I).  

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