Getty Images
L'Inter si porta avanti, ma è vietato pensare allo scudetto
"L’Inter non racconta favole da scudetto. Non potrebbe, perché al momento non ne è all’altezza e non sarebbe creduta. E poi perché cerca di tenere lontane le illusioni di settembre. Ricordate un anno fa? Era il 18 di questo mese e i nerazzurri di De Boer (Frank, olandese, spaesato) triturarono la Juve, unica a punteggio pieno. Scudetto, scudetto, sospiravano a Milano. Come è finita, si sa. Come l’anno prima: in panchina comandava Mancini (Roberto, italiano, autocompiacente) e dopo la terza partita alloggiava soltanto lui in testa, con tre vittorie e un derby infilzato il giorno 13. I sospiri e la conclusione a maggio furono ugualmente demoralizzanti. L’Inter attuale non fa delirare — anche i bimbi capiscono che il punteggio pieno è uno stato precario — però si porta avanti, sempre al comando: cerca di imparare il suo modo di stare in campo e utilizza sostegni sicuri e implacabili".