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    L'Inter ribalta il Sassuolo grazie a Pairetto. E Calhanoglu è imbarazzante

    L'Inter ribalta il Sassuolo grazie a Pairetto. E Calhanoglu è imbarazzante

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    L’arbitro Luca Pairetto e il tecnico Simone Inzaghi aiutano l’Inter a cambiare la partita con il Sassuolo, così i nerazzurri prima pareggiano con Dzeko e poi vincono con un rigore, assolutamente legittimo, di Lautaro Martinez.

    Cosa c’entra, allora, l’arbitro Pairetto, indicato come prossimo internazionale proprio qualche giorno fa dall’Aia?

    C’entra molto, perché in una partita quasi impeccabile, alla fine del primo tempo, non sanziona un’uscita fuori area di Handanovic su Defrel, lanciato a rete da un retro passaggio corto di De Vrij. Il portiere interista, per la verità, cerca di non ostacolare la corsa dell’avversario ritraendosi all’ultimo istante, ma nonostante tutto, lo tocca con il gomito e con un piede. Come minimo doveva essere fischiato il fallo per danno procurato con la conseguente punizione (cancellata una chiara occasione da rete) e il cartellino rosso per Handanovic. Invece, al culmine delle proteste dei giocatori del Sassuolo, Pairetto non ha trovato di meglio che fischiare la fine del primo tempo.

    Il Sassuolo stava vincendo 1-0 (rigore di Berardi per fallo di Skriniar su Boga) e, visto come ha affrontato la ripresa, con l’uomo in più avrebbe dilagato.

    Invece l’Inter ha avuto il merito e la fortuna di restare a galla, consentendo a Simone Inzaghi di cambiare mezza squadra al 56’. Quattro cambi poco oltre metà partita non si vedono quasi mai. Ebbene, il tecnico nerazzurro li ha fatti e, due minuti dopo, è stato premiato con il pareggio di Dzeko (uno dei quattro nuovi entrati) che ha spento gli ardori degli emiliani e fatto giocare un’altra partita - più propositiva, più pericolosa, più armoniosa - all’Inter.

    Anche il gol di Lautaro Martinez, al pari di quello di Berardi, è arrivato da calcio di rigore, peraltro ineccepibile (fallo di Consigli su Dzeko sul vertice dell’area).

    L’argentino ha trasformato e l’Inter ha conquistato tre punti che le permettono di scavalcare (momentaneamente) il Milan, ma non di allontanare preoccupazioni e polemiche per quasi sessanta minuti regalati all’avversario.

    Schierata con il solito 3-5-2 (Dumfries esterno di destra, Calhanoglu per Vecino e Correa per Dzeko), la squadra di Simone Inzaghi è partita bene, ma solo nei primi cinque minuti (occasioni per Calhanoglu, anticipato dal portiere e per Barella, tiro fuori di poco) per consegnarsi totalmente nelle mani del Sassuolo.

    Defrel (6’), approfittando di un errore di De Vrij, costringe Handanovic a volare per deviare un suo tiro. Non è un caso, ma un segno. Il Sassuolo prende il sopravvento giocando con più velocità, più brio e, soprattutto, sventrando, sia nel primo che nel secondo tempo, il versante sinistro del campo (destro dell’Inter) dove in fase offensiva agiscono Rogerio e Boga, mentre Dumfries non ripiega, non copre e lascia Skriniar a complicati uno contro uno.

    Così (22’), proprio a da quella parte, Barella perde palla, subisce un tunnel da Boga e lo lascia scappare verso l’area. Skriniar, questa volta, abbocca ad una finta e aggancia il piede dell’avversario. Rigore che Berardi trasforma.

    L’Inter non c’è, Calhanoglu è imbarazzante, Brozovic fa qualche errore di troppo, Barella è giù di corda. Ciononostante (30’) è lui ad impegnare, da angolo, Consigli dopo un primo tiro ribattuto. Cinque minuti dopo, solo la dabbenaggine di Dumfries impedisce all’Inter di pareggiare. Su punizione di Calhanoglu, la linea del Sassuolo resta alta e l’olandese, solo davanti a Consigli, mette in mezzo anziché tirare. Così Defrel, bravissimo, anticipa Perisic.

    L’Inter è occasionale, il Sassuolo costante. Dalla trequarti in su crea disagi ai nerazzurri e, prima del grande errore di Pairetto sul contatto Handanovic-Defrel, c’è un’occasione anche per Berardi (38’) che tira da fuori al volo (e di destro). Sarebbe gol se il portiere interista non deviasse con il pugno.

    La ripresa che, con un arbitro equo, il Sassuolo avrebbe dovuto cominciare con l’uomo in più, è tutta dei neroverdi. In quattro minuti, tra il 49’ e il 53’, la partita potrebbe essere indirizzata in modo forse definitivo. Prima Handanovic è bravo su Rogerio (salvataggio con i piedi), poi è addirittura miracoloso a respingere su Boga e a sventare da due passi la ribattuta di Djuricic.

    Inzaghi capisce che solo una rivoluzione può determinare la rimonta. Perciò a 34 minuti dalla fine, cambia mezza squadra: fuori Dumfries (il peggiore), Correa, Bastoni e Calhanoglu. Dentro Darmian, Dzeko, Dimarco e Vidal

    Passano due minuti e Perisic mette una palla a mezza altezza tra il portiere e l’ultimo difensore del Sassuolo, Dzeko tocca di testa il suo primo pallone spingendolo in rete. Il gol elettrizza l’Inter e scarica il suo avversario. Ne nasce un confronto diverso, nel quale l’Inter è più intraprendente, più determinata e più fresca. Il baricentro si alza, in fascia destra non si soffre più, Brozovic e Perisic sembrano rivitalizzati, Vidal dà sostanza. Ma chi “pesa” di più è Dzeko, bravissimo ad attaccare gli spazi vitali dietro la linea di difesa del Sassuolo.

    Ovviamente è ancora lui a procurarsi il rigore al 75’ che Lautaro trasforma un minuto dopo. Il lancio di Brozovic è intelligentissimo, Dzeko scappa in campo aperto, poi si defila e, proprio al vertice dell’area, viene abbattuto da Consigli, determinando l’inevitabile.

    Quel che accade dopo è tutto logico, ma inutile. Dionisi finisce con il 4-2-4, il Sassuolo si allunga e lascia grandi spazi all’Inter. Potrebbe starci anche una punizione più severa, ma un secondo gol di Dzeko viene annullato per fuorigioco. Finisce 1-2, però se Pairetto non avesse sbagliato, sarebbe finita in un altro modo. 

    :(actionzone)

    IL TABELLINO

    Sassuolo-Inter 1-2 (primo tempo 1-0)
     
     
    Marcatori: 22’ p.t. Berardi (rig. S.), 12’ s.t. Dzeko (I), 32’s.t. Martinez (rig. I)
     
    Assist: 12’ s.t. Perisic (I)
     
     
    Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Chiriches, Ferrari, Rogerio; Lopez, Frattesi (40’ s.t. Scamacca); Berardi, Djuricic (29’ s.t. Traorè), Boga; Defrel (18’ s.t. Raspadori).  All. Dionisi
     
     
    Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (11’ s.t. Dimarco); Dumfries (11’ s.t. Darmian), Barella, Brozovic, Calhanoglu (11’ s.t. Vidal), Perisic; Correa (11’ s.t. Dzeko), Martinez (43’ s.t. D’Ambrosio). All. Inzaghi
     
     

    Arbitro: Sig. Pairetto di Nichelino.
     
     
    Ammoniti: 36’ p.t. Inzaghi (I), 19’ s.t. Muldur (S), 22’ s.t. Perisic (I), 25’ s.t. Barella (I), 25’ s.t. Lopez (S), 36’ s.t. Consigli (S), 34’ s.t. Raspadori (S)


     

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