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    L'Inter non segna più, l'attacco fa flop: cause e rimedi alla crisi da gol

    L'Inter non segna più, l'attacco fa flop: cause e rimedi alla crisi da gol

    • Pasquale Guarro
    L’Inter non sa più segnare e lì davanti è profonda crisi. L’unico gol realizzato nelle ultime sei partite accende un severo campanello d’allarme ma a preoccupare di più sono addirittura le cause del disagio, evidenti quanto difficili da combattere. Stanchezza, prevedibilità e mancanza di alternative sono i tre virus che stanno debilitando l’Inter esponendola a nervosismo, scoramento e sfiducia. Spalletti è alle prese con il momento più complicato dal suo arrivo ad Appiano Gentile e immerso tra i foglietti illustrativi cerca rimedi rapidi ed efficaci, senza perdere d’occhio le controindicazioni dei bugiardini. Il piano terapeutico del tecnico toscano prevede prudenza: cambiare il meno possibile e un ritorno al passato sono state le contromisure adottate dall’ex giallorosso. Non basta. Serve una cura più aggressiva e la prova contro la Lazio ne è la riconferma.

    PERISIC E CANDREVA IN CALO, ICARDI NE SOFFRE - Il calo di rendimento di Perisic e Candreva è ormai certificato. I due esterni non spingono più come ad inizio stagione e non è un caso se anche Icardi ha smesso di segnare. L’argentino risente direttamente della flessione delle due ali che per lungo tempo gli hanno rifornito le munizioni. Il problema, anche abbastanza grave, è che finora l’Inter non sia mai riuscita a trovare un’alternativa allo sfondamento sulle corsie laterali. Una nuova sorgente di gioco anche nel cuore del campo. Un difetto riconosciuto anche da Luciano Spalletti, che ha candidamente ammesso come la sua squadra manifesti problemi di palleggio in mediana. 

    CARATTERISTICHE E ISTINTO - L’Inter non sa andare dritto per dritto, non verticalizza nella zona centrale di campo. Perde tempo, cincischia, allarga il gioco più del necessario e tra le linee non riesce a creare quel folto che ruota tanto caro a Spalletti. Questione di caratteristiche, che vuoi o non vuoi a lungo andare finiscono per dominare i buoni propositi dei pur volenterosi giocatori. A tal proposito non si contano le lezioni che Spalletti ha impartito a Perisic e Candreva chiedendogli di sfruttare di più anche le zone interne del campo. I due esterni riescono ad accontentare solo parzialmente il tecnico toscano ma poi tornano a seguire l’istinto che li porta ad allargarsi e diventare quindi prevedibili. 

    DUE SOLUZIONI - Tutti motivi che rendono ancora più chiaro come siano necessari innesti dal mercato, soprattutto se Spalletti intenderà proseguire sulla via del 4-2-3-1, un sistema di gioco che prevede un trequartista degno di tal nome e almeno un esterno in grado di saltare l’uomo con grande regolarità, bravo nell’uno contro uno e nel vedere la porta. Sono usciti i nomi di Pastore e Deulofeu. Servirebbero entrambi. Se invece Zhang non dovesse soccorrere la bisognosa Inter, allora sarà Spalletti a dover trovare altre soluzioni. A quel punto il tecnico toscano dovrà obbligatoriamente mostrarsi meno conservativo e aprirsi a nuove alternative, magari ricorrendo a un sistema di gioco (il 4-3-3?) che gli garantirebbe più equilibrio in mezzo al campo, dove Gagliardini e Vecino vanno spesso in sofferenza.

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