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L'Inter non molla Eder: il punto
L'interesse dell'Inter per l'attaccante classe '86 della Sampdoria Eder non si è spento dopo i falliti tentativi della scorsa estate di regalare a Mancini l'attaccante italo-brasiliano. Una pista destinata a tornare d'attualità per offrire al tecnico nerazzurro un giocatore che possa fungere sia da alternativa a Icardi nel ruolo di punta centrale sia come ulteriore rinforzo sull'esterno alla luce della sua duttilità. Le strategie in entrata della Sampdoria delle ultime ore, prima col tentativo di imbastire col Napoli uno scambio Muriel-Gabbiadoni e ora con la volontà concreta di chiedere al Siviglia il prestito oneroso (senza diritto di riscatto) di Ciro Immobile, autorizzano a pensare che il reparto avanzato della squadra di Montella possa subire una profonda mutazione nel corso di questa sessione di mercato.
FERRERO NON FA SCONTI - Il presidente doriano Ferrero continua a ritenere Eder una delle pedine intoccabili, almeno a parole, ma in caso di offerta vantaggiosa tutto può succedere. Negli ultimi giorni di agosto l'Inter era arrivata a mettere sul piatto un'offerta complessiva di 9 milioni di euro per Eder (1 per il prestito oneroso, 8 per il riscatto), ma Ferrero, dopo essersi preso del tempo per riflettere, ha sparato alto chiedendo una cifra più vicina ai 15 milioni e l'operazione si è arenata costringendo i nerazzurri a virare su Ljajic. L'attaccante blucerchiato, autore di 11 reti in 16 partite di campionato, ha rinnovato successivamente fino al 2020 e la sua valutazione rimane intorno ai 10 milioni di euro, una cifra che l'Inter oggi non può mettere sul piatto solamente cash ma che non impedirà al ds Piero Ausilio di provare a imbastire l'operazione offrendo in cambio alcune contropartite tecniche.
RANOCCHIA LA CHIAVE - I rapporti tra le due società restano buoni, come conferma la trattativa per il prestito a Genova del terzino brasiliano Dodò. Un altro calciatore che può rientrare nell'affare è l'ex capitano dell'Inter Andrea Ranocchia, alla ricerca di una squadra che gli garantisca continuità di impiego nella seconda metà di stagione per convincere Conte a portarlo all'Europeo. Dopo il no agli inglesi del Norwich e le difficoltà nel trovare l'intesa col Bologna (che vuole che l'Inter si accolli almeno il 50% dell'ingaggio del difensore), la Sampdoria potrebbe essere una buona soluzione per provare a rilanciarsi e risultare la chiave di volta per l'Inter per coronare, con 6 mesi di ritardo, l'inseguimento a Eder, il rinforzo richiesto da Mancini per completare l'attacco.
FERRERO NON FA SCONTI - Il presidente doriano Ferrero continua a ritenere Eder una delle pedine intoccabili, almeno a parole, ma in caso di offerta vantaggiosa tutto può succedere. Negli ultimi giorni di agosto l'Inter era arrivata a mettere sul piatto un'offerta complessiva di 9 milioni di euro per Eder (1 per il prestito oneroso, 8 per il riscatto), ma Ferrero, dopo essersi preso del tempo per riflettere, ha sparato alto chiedendo una cifra più vicina ai 15 milioni e l'operazione si è arenata costringendo i nerazzurri a virare su Ljajic. L'attaccante blucerchiato, autore di 11 reti in 16 partite di campionato, ha rinnovato successivamente fino al 2020 e la sua valutazione rimane intorno ai 10 milioni di euro, una cifra che l'Inter oggi non può mettere sul piatto solamente cash ma che non impedirà al ds Piero Ausilio di provare a imbastire l'operazione offrendo in cambio alcune contropartite tecniche.
RANOCCHIA LA CHIAVE - I rapporti tra le due società restano buoni, come conferma la trattativa per il prestito a Genova del terzino brasiliano Dodò. Un altro calciatore che può rientrare nell'affare è l'ex capitano dell'Inter Andrea Ranocchia, alla ricerca di una squadra che gli garantisca continuità di impiego nella seconda metà di stagione per convincere Conte a portarlo all'Europeo. Dopo il no agli inglesi del Norwich e le difficoltà nel trovare l'intesa col Bologna (che vuole che l'Inter si accolli almeno il 50% dell'ingaggio del difensore), la Sampdoria potrebbe essere una buona soluzione per provare a rilanciarsi e risultare la chiave di volta per l'Inter per coronare, con 6 mesi di ritardo, l'inseguimento a Eder, il rinforzo richiesto da Mancini per completare l'attacco.
