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    L'Inter non ha più bisogno di vendere, ma questo non esclude che venda lo stesso: il punto

    L'Inter non ha più bisogno di vendere, ma questo non esclude che venda lo stesso: il punto

    • FT
    Quanto sono lontani i tempi in cui l'Inter faceva disperati conti, calcolatrice alla mano, per capire se sarebbe stato necessario vendere entro il prossimo 30 giugno: erano i tempi dei dubbi su Skriniar e delle voci su Dumfries, questioni risolte entrambe in maniera opposta (una con l'addio a parametro zero, l'altra con la permanenza e la titolarità nella cavalcata verso la doppia finale di Coppa Italia e Champions League. Già, proprio le due finali. Che oltre all'onore e il prestigio di una coppa già sollevata e di una tutta da sognare da qui al 10 giugno, hanno portato nelle casse del club, col passare della stagione, qualcosa come 120 milioni di euro

    QUANTI INCASSI - Certo, tutto o quasi è merito del percorso europeo. 112 su 120 milioni, cifre arrotondate, sono derivanti dagli annessi e connessi del passaggio dei vari turni della competizione più prestigiosa a livello continentale. Circa 7 milioni arrivano dalla Coppa Italia, mentre il terzo posto attuale frutterebbe un'altra ventina di milioni, col secondo che ne vale 26. Si tratta una cifra complessiva che oscilla tra i 140 e i 150 milioni di euro, in grado di sanare tutte le pendenze che preoccupavano la scorsa estate. Ma questo non vuol dire che non ci saranno uscite

    DI CHI SI PARLA - Innanzitutto perché chi ha deluso può comunque essere messo alla porta: è il caso di Correa, per il quale l'ideale sarebbe un prestito con diritto (meglio obbligo) di riscatto intorno ai 10 milioni di euro, per lasciar passare un anno di ammortamento e rientrare così senza gravi danni dall'investimento di 31 milioni profuso quasi due anni fa. Ammortamenti che hanno già permesso di assorbire la presenza in rosa di Marcelo Brozovic: l'idea-scambio con Kessié maturata a gennaio non sembra più così attuale, ma l'età del giocatore (30 anni) e la presenza in rosa dei vari Calhanoglu (che rinnoverà presto), Mkhitaryan e soprattutto Asllani è propedeutica, prima o poi, a un cambio della guardia, sia in estate o più avanti. C'è poi Gagliardini che saluterà a fine contratto, con molti meno rimpianti rispetto a Skriniar, e c'è Lukaku che formalmente tornerà al Chelsea ma che proverà in tutti i modi a compiere per la terza volta la tratta Inghilterra-Italia

    LE PLUSVALENZE - L'Inter, pur risanate le sue casse, non è nelle condizioni di rifiutare offerte faraoniche per giocatori che non si chiamino Lautaro Martinez. E forse neanche per il Toro, che però non è mai stato così re nella Milano nerazzurra. Il Chelsea sta preparando l'assalto a Onana per la porta, in Viale della Liberazione sono pronti a reagire di conseguenza con l'opzione Vicario. Dumfries, pagato poco più di 10 milioni, può generare una cospicua plusvalenza anche al di sotto dei 40 milioni di cui si parlava una decina di mesi fa. Anche per l'olandese ci sono interessamenti dalla Premier League, e anche in questo caso i nerazzurri si sono cautelati con il gradimento e i primi approcci per Buchanan del Bruges. Un'estate, insomma, senza nessun pungolo ma con l'orecchio sempre teso verso le pazzie delle supertop europee. 

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