L'Inter fatica senza un Lukaku al top: numeri in calo e stanchezza, ma Conte non ha alternative
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"L'Inter con Lukaku e senza Lukaku è un'altra squadra. L'Inter fa fatica contro le squadre a difesa schierata. In queste partite ti serve imprevedibilità". L'ex bandiera nerazzurra Beppe Bergomi ha riassunto così le difficoltà che la squadra allenata da Antonio Conte sta affrontando in queste ultime gare e in cui, nonostante tutto, sono comunque arrivati successi fondamentali per il proseguo della corsa scudetto. Proprio il rendimento dell'attaccante Belga è però da mettere sotto la lente d'ingrandimento, non perché non sia decisivo, sia chiaro, ma perché oggi più che mai è evidente come molto del gioco nerazzurro passi solo da lui.
NUMERI IN CALO - Rispetto a gare come quella contro il Milan, ma in generale facendo un confronto con il resto della stagione, Lukaku nell'ultimo periodo, e più precisamente nelle ultime 3 gare, ha abbassato il suo rendimento, o meglio la sua continuità nel corso dei 90 e passa minuti. Sono diminuiti i km percorsi in media, così come i tocchi di palla (e quindi il coinvolgimento nell'azione) si passa dai circa 50 a gara ai 35 della gara con il Torino. Con i granata sono stati soltanto 2 su 5 i duelli vinti, molto al di sotto della media stagionale che si attesta intorno al 50% e addirittura il dato precipita ancora di più contro il Parma dove sono stati 4 i duelli vinti su 16. Quello che è ulteriormente calato, insieme ovviamente al mancato coinvolgimento è però anche il numero di chance create per i compagni. In stagione viaggia a quasi 1,35 a partita e se nel derby erano state addirittura 3, Lukaku si è fermato a 0 contro l'Atalanta e a solo 1 contro il Torino SENZA ALTERNATIVE - Numeri che testimoniano un calo, probabilmente inevitabile per un giocatore che ha giocato sempre ininterrottamente da inizio stagione e che ha una fisicità così imponente. Un po' di stanchezza è normale così come il fatto che abbia sofferto, in particolare, difensori molto fisici come Romero e Bremer. Ciò che è ancor più nitido analizzando le ultime gare di Lukaku, se possibile, è il motivo per cui Conte fin dall'estate in cui si insediò sulla panchina nerazzurra abbia provato a farsi regalare un altro centravanti e per cui, lo scorso gennaio, non avrebbe detto no a uno scambio Sanchez-Dzeko. Sì, il cileno oggi sta vivendo un gran momento e l'assist per Lautaro lo certifica, ma non può e non potrà mai sostituirsi a Lukaku. Per Conte oggi resta insostituibile, nonostante la stanchezza, la fatica e i numeri non al top.