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    L'Inter è spaccata in due: Spalletti e lo spogliatoio contro Icardi e la società

    L'Inter è spaccata in due: Spalletti e lo spogliatoio contro Icardi e la società

    • Pasquale Guarro
    Alla fine Spalletti è esploso, ha rotto gli argini e affondato Mauro Icardi. La sconfitta contro la Lazio ha reso ancora più suscettibile il tecnico toscano che rifiuta di aver perso a causa dell’assenza del centravanti argentino e contrattacca immediatamente: “Con lui in campo abbiamo perso partite peggiori di quella di questa sera”. Ma la bordata più pesante arriva poco dopo, quando l’allenatore nerazzurro marca una spaccatura totale con il numero nove e in qualche modo spara anche sulla società, rea di essere scesa a compromessi e pregato un calciatore per convincerlo a indossare nuovamente la maglia.

    CHE BORDATA - “È umiliante per i tifosi dover mediare con un calciatore per fargli indossare la maglia che loro amano. Cosa significa mediare con un calciatore? Domandatelo ai tifosi cosa ne pensano”. Una trattativa che di fatto hanno condotto la società e Paolo Nicoletti, avvocato di Mauro Icardi, anch’egli bersagliato dal tecnico: “Per le convocazioni non mando 20 mail diverse agli avvocati dei miei calciatori”. Toni forti, che lasciano emergere il fastidio di Spalletti, contro Icardi, ma molto probabilmente anche contro la società stessa, che in qualche modo lo ha obbligato a riammetterlo in gruppo anche se finora gli ha lasciato carta bianca sulla gestione tecnica.

    LA SPACCATURA - Sembra ormai chiaro come ad Appiano Gentile i confini siano ben noti: da una parte Spalletti e lo spogliatoio e dall’altra Icardi e la società, che hanno mediato per evitare una brutta figura comune. Una trattativa che il tecnico avrebbe evitato salvo riammettere il calciatore in gruppo solo ed esclusivamente in seguito alle scuse dell’argentino, che invece, proprio perché forte dei dialoghi con la società, si è presentato in Pinetina con una certa arroganza, certo di poter saltare la parte che prevedeva un discorso alla squadra e al tecnico. Spalletti non ha gradito e ha blindato ulteriormente la porta dello spogliatoio, a suo dire a salvaguardia di una credibilità da mantenere nei confronti di chi finora è sceso in campo. La società, invece, era pronta a riammettere Icardi. La spaccatura tra le parti è evidente, come sembrano segnati i destini. Icardi tornerà molto probabilmente a Genova, più per volontà della società che di Spalletti. 

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