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    L'Inter e il rinnovo di Inzaghi: l'offerta sospesa, 'prima i risultati' e il timore di un'estate al ribasso

    L'Inter e il rinnovo di Inzaghi: l'offerta sospesa, 'prima i risultati' e il timore di un'estate al ribasso

    • Emanuele Tramacere
    Nei giorni del post Juventus-Inter e della lotta scudetto tornata nuovamente aperta a ogni risultato, è passato forse sottotraccia uno dei temi che guarda al futuro di una delle contender al titolo finale, la società nerazzurra, ovvero il futuro della propria panchina. Simone Inzaghi in 3 giorni ha risposto per le rime in campo, ma soprattutto fuori, alle voci "create ad arte" come lui stesso ha ribadito, che erano mirate a destabilizzare la squadra e che raccontavano di un allenatore in bilico. Una situazione che è diversa dalla realtà, ma che comunque non chiarisce del tutto il suo futuro perché, con il contratto in scadenza al 30 giugno 2023, è lo stesso allenatore, al momento, a prendere tempo per il futuro nonostante la stima della società.

    LA STIMA DELLA SOCIETA' - L'ad Marotta già nel prepartita della sfida con la Juventus aveva ribadito che in bilico Inzaghi non lo è mai stato: "Inzaghi gode della nostra stima per quanto fatto, quanto ottenuto e quanto farà. E' stato criticato recentemente perché l'allenatore è il primo sul banco degli imputati quando non arrivano risultati. Questo non è il suo caso dato che abbiamo valutato positivamente il suo lavoro e andremo avanti con lui". Suning inoltre, scottata negli anni da Spalletti e Conte, cercava un allenatore con le sue caratteristiche e oggi a questo si aggiunge anche la stima per la persona Inzaghi, mai fuori dalle righe e classico uomo azienda che ha maturato in questi mesi il presidente Zhang in persona.

    RINNOVO SOSPESO - Inzaghi stesso nelle interviste post vittoria ha svelato che una proposta di rinnovo per il contratto l'Inter gliel'avrebbe anche già offerta, ma che è stato lui, ad oggi, a lasciare tutto in stand-by: "Io ho un contratto di due anni che la società mi ha chiesto di prolungare. Io ho chiesto di aspettare fino alla fine perché i contratti valgono quel che valgono, contano i risultati". Nulla di più di un altro dato che conferma come l'Inter su Inzaghi voglia puntarci ancora, ma quei "risultati" da aspettare "fino alla fine" nascondono una doppia incognita che l'allenatore aveva cercato di sviare anche nella conferenza prepartita. 

    LA NON CONFERMA - Alla domanda dell'inviato di Calciomercato.com Pasquale Guarro se si sentisse di non fare come Conte e confermare il suo futuro all'Inter a prescindere da quelle che potrebbero essere le scelte di mercato estive che potrebbero essere al ribasso dal punto di vista della competitività (l'ad. Antonello oggi non ha parlato di ridimensionamento, ma non ha smentito come la sostenibilità debba ancora essere centrale ndr.) , infatti, Inzaghi non ha confermato e, al contrario ha sviato l'argomento: "Noi allenatori dipendiamo da risultati e prestazioni, sono felice dalla scelta fatta a giugno e sapevo di ereditare una squadra che avrebbe perso due dei giocatori migliori ma che con il mio staff avrei alzato il livello e le pretese di tutti". L'Inter vorrebbe confermarlo e prolungare, Inzaghi aspetta e prende tempo. I risultati? Se arriveranno saranno un'arma a favore dell'allenatore, non certo per la società.

    @TramacEma

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