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    Inter, assist dall'Uefa per il nodo stipendi: c'è un'eccezione per gli obblighi al 31 marzo

    Inter, assist dall'Uefa per il nodo stipendi: c'è un'eccezione per gli obblighi al 31 marzo

    Novità importanti, in casa Inter, in merito al nodo stipendi. Dopo la questione Italia, in cui l'Inter ha approfittato della concessione della Figc di derogare la scadenza del 16 febbraio tramite accordi formali, l'attenzione si è spostata al 31 marzo, termine per le licenze delle coppe europee 2021-2022. Come riporta Tuttosport, infatti, la scorsa settimana l'Uefa ha emanato una circolare che, a causa della pandemia, fa un’eccezione sull’obbligo di saldare gli stipendi dei dipendenti dell’anno precedente entro il 31 dicembre. Per ottenere la licenza, però, l’ammontare degli ingaggi non pagati non deve superare il 15% del compenso di ogni tesserato nell’ultimo anno solare e la società deve dimostrare le perdite dovute al Covid e presentare un piano dettagliato che garantisca sul pagamento degli arretrati entro il 30 giugno. 

    I NUMERI - Numeri alla mano, l'Inter deve ancora pagare gli stipendi di novembre e dicembre, pari a 24,8 milioni lordi. Il 15% citato dall'Uefa è pari a 22,3 milioni: l'Inter, dunque, dovrebbe versare ancora 2,5 milioni quasi 20 milioni in meno rispetto a quanto sarebbe stato necessario secondo il regolamento normale".

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