Getty Images
Inter, i gol e il muro: segnali da Scudetto
SI VINCE A PRESCINDERE - L’Inter vince e lo fa a prescindere dagli uomini che manda in campo. Il turnover non è più una sorpresa, ma Mancini riesce a stupire anche quando non sembra più possibile. Come? Mandando in campo Montoya, che in questa stagione non ha mai visto il campo in gare ufficiali. Cambiano gli uomini ma non muta la meccanica, il motore continua a spingere a giri altissimi ed i meccanismi di gioco non sembrano minimanente intaccati.
IL MURO NON CADE - L’altro segnale arriva dai punti guadagnati in classifica: questa squadra sta battendo ogni record e con la vittoria di questa sera riesce a superare addirittura la media punti in trasferta della squadra di Mourinho che nel 2010 fece suo il Triplete. Arrivano punti su punti e non crolla il castello difensivo, che giornata dopo giornata continua a dimostrarsi il punto di forza dell’intera struttura.
TORNANO I BOMBER - I segnali finiscono qui? Neanche per sogno: si sbloccano anche Icardi e Jovetic, apparsi spesso poco in sintonia. Contro l’Udinese i due hanno sgretolato ansie e patemi, si cercano, giocano con la squadra e si sbattono soprattutto senza avere la palla tra i piedi. Proprio come piace a Mancini. Tutti i segnali confluiscono verso il centro, un fulcro che pulsa di energia positiva e che spinge gli uomini di Mancini verso traguardi insperati solo pochi mesi fa.
Pasquale Guarro