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    L'Inter è cambiata: scaccia i fantasmi e ora è a 2 punti dal Milan. Umiliato Eriksen

    L'Inter è cambiata: scaccia i fantasmi e ora è a 2 punti dal Milan. Umiliato Eriksen

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    L’Inter batte 3-1 il Bologna e avanza a forza 3. Tre come le vittorie consecutive in campionato, dopo quelle contro il Torino e il Sassuolo. Tre come le vittorie consecutive in una settimana e sempre segnando tre gol, dopo il 3-0 al Sassuolo e il 3-2 al Borussia Moenchengladbach. E così, in attesa della partita del Milan contro la Sampdoria, sono soltanto due i punti che separano la squadra di Conte dalla capolista di Pioli. Con la soddisfazione di avere visto un’Inter padrona del campo, con la mentalità giusta, esaltata non soltanto dal solito devastante Lukaku, ma anche dal ritrovato Hakimi capace di firmare una doppietta e soprattutto di segnare il gol del definitivo 3-1 soltanto 3’ dopo quello del Bologna, che si era illuso di poter ripetere il clamoroso sorpasso del 5 luglio scorso quando vinse 2-1 dopo essere stato in svantaggio. Davanti, però, stavolta c’era un’altra Inter, più compatta e più convinta dei propri mezzi, con un’unica lacuna ancora da correggere, perché anche stavolta Handanovic è costretto a subire almeno un gol e non per colpa sua. E siccome in 15 partite tra campionato (10) e Champions (5) soltanto due volte (contro Genoa e Sassuolo) l’Inter è rimasta con la porta inviolata, c’è ancora qualcosa da correggere a livello di attenzione, oltre che tattico.

    SOLITO LUKAKU - Intanto, però, se tre indizi costituiscono una prova, è importante constatare che l’Inter ha imparato la lezione, perché dopo l’ottima partenza contro il Sassuolo e il Borussia, aggredisce subito gli avversari e va in vantaggio. Naturalmente il gol che blocca lo 0-0 è di Lukaku che raccoglie un perfetto cross di Perisic dalla sinistra, cade, si rialza e anticipa Tomiyasu infilando di sinistro alle spalle di Skorupski. Il Bologna prova a raggiungere il pareggio, ma il grande lavoro della SSS di centrocampo Schouten, Svanberg e Soriano non basta per smarcare Barrow e il grande ex Palacio. L’Inter ha il merito di non rallentare controllando la partita, con la regia ordinata di Brozovic alle spalle di Vidal e Gagliardini, ma soprattutto con le accelerazioni sulle fasce di Hakimi e Perisic, ricambi di lusso per Darmian e Young, a riposo dopo il successo contro il Borussia.

    RADDOPPIO HAKIMI - Handanovic si deve limitare all’ordinaria amministrazione per bloccare conclusioni non irresistibili di Barrow, protetto da De Vrij con la collaborazione dei suoi compagni di linea Skriniar e Bastoni. E al resto là davanti provvede sua maestà Lukaku che stavolta può contare sul grande lavoro di Sanchez, mai così mobile e imprendibile. Non a caso è lui ad avviare il contropiede del possibile 2-0, che però Lukaku fallisce in modo incredibile calciando addosso a Skorupski. A forza di insistere, però, l’Inter ottiene il meritato premio della sua pressione e stavolta lo fa con Hakimi, bravo a raccogliere un lancio in profondità di Brozovic e ancora più bravo a controllare di destro e poi a infilare di sinistro il pallone del raddoppio, proprio allo scadere del primo tempo.

    RISVEGLIO BOLOGNA - Costretto a fare la comparsa fino all’intervallo, il Bologna prova a reagire ma si scopre pericolosamente e l’Inter in contropiede sfiora più volte il terzo gol, negato da un grande Skorupski prima a Sanchez, su assist di Lukaku, poi allo stesso Lukaku, smarcato da un perfetto cross di Hakimi. Il triplo cambio di Mihajlovic che poco dopo il primo quarto d’ora inserisce Vignato, Dominguez e Khailoti al posto di Svanberg, Hickeye Medel, con un nuovo modulo e la difesa che passa da tre a quattro scuote i rossoblù che trovano subito il gol della speranza da due dei nuovi entrati, perché Dominguez tocca il pallone calciato da Palacio che finisce sui piedi di Vignato, bravo a deviare sotto la traversa, sfruttando la libertà concessagli da Bastoni.

    CARATTERE INTER - In altri tempi, non troppo lontani, l’Inter tremerebbe. Stavolta, invece, dimostrando carattere, allontana i fantasmi di una pericolosa rimonta e lo fa ancora con lo scatenato Hakimi che raccoglie un’apertura di Vidal sulla destra e vola a firmare il gol dello spettacolare 3-1. A questo punto Conte può pensare alla sfida decisiva di mercoledì contro lo Shakhtar e così imita Mihajlovic con un triplo cambio per ogni reparto: dentro Darmian, Barella e Lautaro, fuori Hakimi, Vidal e Lukaku. Poi può riposare anche Bastoni che lascia il posto a D’Ambrosio sulla destra, con lo spostamento di Skriniar a sinistra. E grazie anche alla freschezza degli ultimi arrivati, prima dell’umiliante mancia lasciata a Eriksen, l’Inter chiude senza affanni, rubando al Bologna il vecchio proverbio del “non c’è il due senza i tre”. Perché dopo due successi consecutivi a San Siro contro i nerazzurri, stavolta i rossoblù tornano a casa sconfitti. Senza alibi e senza rimpianti, perché non c’è mai stata partita.


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    IL TABELLINO

    Inter-Bologna 3-1

    Marcatori: 16’ Lukaku, 45’ Hakimi, 22’ s.t. Vignato, 25’ Hakimi

    Assist: 45’ Brozovic

    Inter: Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni (dal 38’ s.t. D’Ambrosio); Hakimi (dal 26’ s.t. Darmian), Vidal (dal 26’ s.t. Barella), Brozovic, Gagliardini, Perisic; Lukaku (dal 26’ s.t. Lautaro), Sanchez (dal 46’ s.t. Eriksen). All: Conte

    Bologna: Skorupski; Medel (dal 18’ s.t. Dominguez), Danilo, Tomiyasu; De Silvestri, Svanberg (dal 18’ s.t. Vignato), Schouten, Hickey (dal 18’ s.t. Khailoti); Soriano; Barrow (dal 34’ s.t. Rabbi), Palacio (dal 34’ s.t. Vergani) All.: Mihajlovic

    Ammoniti: Hickey (B), Hakimi (I), Danilo (B)

    Espulsi:

    Arbitro: Paolo Valeri (della Sezione di Roma 2)

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