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    L'Inter di Spalletti è mediocre. Dall'allenatore ai giocatori, ecco i piani di Zhang

    L'Inter di Spalletti è mediocre. Dall'allenatore ai giocatori, ecco i piani di Zhang

    • PG
    Tutti col fiato sospeso fino all’ultima giornata. L’Inter vede la Champions ma la distanza con le inseguitrici rischia di affievolirsi perché la squadra di Spalletti procede a fuoco lento, 4 pareggi e una vittoria (contro il Frosinone) nelle ultime cinque partite. Un travaglio, anche perché gli uomini guidati dal tecnico toscano non hanno saputo vincere nessuno degli scontri diretti che avrebbero probabilmente chiuso ogni discorso, match giocati tutti in casa, contro Roma, Atalanta e un’ormai scarica Juventus. Una piega che preoccupa e che descrive la mediocrità tecnica e caratteriale di una squadra che Suning deve provvedere a migliorare se il colosso cinese non intende farsi ricordare come il popolo nerazzurro ricorda la gestione inconcludente di Thohir.

    USCIRE DALLA MEDIOCRITA' - Il primo discorso da affrontare è quello dell’allenatore: Antonio Conte si o Antonio Conte no? Il disarmante attendismo sta dilaniando tutti, compreso Spalletti, che in conferenza stampa parla di futuro omettendo le ombre e i disagi dell’incertezza. Suning deve ambire all’eccellenza, quella che promette dall’arrivo a Milano e, ormai salutato il settlement agreement, deve farlo mettendo a disposizione le proprie risorse. Un potere economico spesso ostentato, posto a garanzia di successo nel momento in cui hanno acquistato il club. Serve linfa per accelerare nel processo di crescita e questo è il momento giusto per immettere capitali, per un allenatore come Conte e per calciatori che possano garantire all’Inter di tornare a lottare per i vertici.

    SEGNALI DALLA CINA - Marotta attende segnali dalla Cina, come a suo tempo li attendeva Walter Sabatini. Ieri il nuovo amministratore delegato, a parole, ha legato il futuro dell’Inter a quello di Spalletti. La verità è che se potesse avere immediatamente Conte non ci penserebbe un secondo in più e che tra loro due una stretta di mano a Milano c’è stata. Poi la frenata, l’inserimento della Roma, la chiamata di Agnelli e il lento ritorno in gioco dell’Inter, Eventi che si incrociano, storie che cambiano. Come deve cambiare quella dell’Inter, mediocre da troppo tempo, nonostante il sostegno e la presenza dei tifosi sugli spalti non manchi mai. Per Zhang è tempo di schiacciare il piede sull’acceleratore.

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