L'Inter di Ranieri somiglia a quella di Mou: frenata Napoli, orgoglio Milan
di Xavier Jacobelli
Direttore quotidiano.net
La prova generale delle italiane prima della Champions finisce in gloria per
l'Inter, che Ranieri porta subito alla vittoria e per il Milan, che si
sbarazza del Cesena con il sussulto d'orgoglio firmato Seedorf. Frena il
Napoli contro la tosta Fiorentina di Mihajlovic: ai partenopei ha fatto male
il turnover di Verona ed e' inutile che Mazzarri si dolga perche'
rivoluzionando la squadra mercoledi' scorso le aveva beccate, dal Chievo e
dalla critica. Stasera ha rifatto i connotati ai suoi, ma non e' riuscito a
vincere: non si interrompe un'emozione, qual era stata quella straordinaria
presunzione si pagano. Ma la stagione partenopea e' soltanto all'inizio ed
e' vietato drammatizzare.
Sospira di sollievo, invece, l'Inter di Ranieri e, soprattutto, respira
Moratti, al quarto allenatore negli ultimi sedici mesi. La squadra rinata a
Bologna somigliava tanto a quella cinica e spietata di Mourinho. Un'altra
testa, un altro gioco, un'altra vita per i nerazzurri dopo la travagliata
parentesi Gasp: vedendoli giocare cosi' assatanati nel primo tempo e
rimirandoli tanto capaci di soffrire nella ripresa, quando hanno resistito
l'Inter fosse resuscitata. In realta', non c'e' stato nessun miracolo.
Semplicemente, Ranieri ha rimesso le cose a posto: difesa a quattro con
Lucio che sembrava superman rispetto all'automa di Novara, grinta spaventosa
a centrocampo con Cambiasso che ha suonato la carica, attacco con Pazzini
superstar. Quando tornera' anche Sneijder nella sua posizione naturale, si
capira' che, purtroppo per Gasperini, il 3-4-3 non era cosa per i
nerazzurri. I quali, un giorno o l'altro dovranno spiegare se il predecessore di Ranieri l'abbiano fatto fuori loro o abbiano concorso a
farlo fuori assieme a Gasperini medesimo.
Sia l'Inter sia il Milan hanno battuto un colpo dopo una partenza
disastrosa. L'impresa dei rossoneri deve essere sottolineata perche' hanno
vinto con le unghie e con i denti per via dell'impressionante emergenza
infortuni. Seedorf ha restituito tranquillita' ad un ambiente che cominciava
a preoccuparsi e ad una squadra che non puo' permettersi di concedere agli
avversari il lusso della prolungata assenza di Ibrahimovic. El Shaarawy e'
un talento purissimo che, nonostante i diciotto anni, non conosce ne' paura
invece, sta tenendo in piedi l'attacco con un'umilta' e uno spirito di
sacrificio che gli fanno onore. E adesso vediamo cosa fanno Juve, Udinese e
Genoa. Il campionato diventa sempre piu imprevedibile. Intriga anche per
questo.