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L'Inter delle seconde linee affonda l'Empoli: Inzaghi ha un buon motivo per sorridere
PARTITA DECISA DALLE SECONDE LINEE - Ingolfata dagli impegni ravvicinati, l’Inter si è presentata al Castellani con quattro novità in formazione: D’Ambrosio al posto di Skriniar, Gagliardini al posto di Calhanoglu, Dimarco per Perisic e Sanchez in attacco, preferito a Dzeko. Neanche a dirlo, tre su quattro sono stati decisivi con giocate chiave e uno, Gagliardini, si è visto annullare (giustamente) un gol, altrimenti sarebbe stato en plein. Sanchez si è vestito da uomo Sanchez, Dimarco è andato in gol e un altro lo ha sfiorato, mentre D’Ambrosio è stato l’uomo partita in assoluto, con una salvataggio sulla propria linea di porta (ad Handanovic battuto) e il gol che ha stappato il match. Un colpo di testa da centravanti navigato, una giocata che richiede una certa confidenza, dote mai banale per uno che è stato messo in naftalina ad inizio stagione e tirato fuori solo ieri sera.
MERITO A CONTE - E proprio D’Ambrosio ha voluto sottolineare la forza del gruppo, insieme ai valori che Antonio Conte ha lasciato a questa squadra: “Il mister esprimeva sempre questi concetti che vanno presi d’esempio e portati avanti, perché è così che abbiamo raggiunto certi traguardi in passato, pensando al Noi e non all’Io. È per questo che sono andato ad abbracciare Dumfries, qui non lasciamo indietro nessuno”.
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AL DI LÀ DI TUTTO - Su queste parole è tornato anche Farris. Il vice di Simone Inzaghi ha evidenziato non solo l’importanza del gesto di D’Ambrosio, ma anche la soddisfazione nel ricevere certe conferme da parte della squadra: “Nella vittoria c’è un aspetto che va al di là di tutto, la compattezza del gruppo. La partita è stata risolta da calciatori che finora hanno giocato poco. Potevamo aspettarci l’assist di Dimarco per Lautaro e invece è accaduto il successo, e poi abbiamo visto il gol di D’Ambrosio e l’assist di Sanchez. L’esultanza di D’Ambrosio? È andato a toccare la sfera umana e sentimentale, lui è una colonna dell’Inter da tanti anni. Le polemiche su Dumfries sono incredibili, sta facendo quello che deve fare, non bisogna mai dimenticare che è uno straniero che arriva da un altro campionato e che deve imparare ancora la lingua”.
BASE DI PARTENZA - Insomma, l’Inter di Inzaghi è ancora un cantiere aperto. A dirlo sono soprattutto le ultime due partite, in cui la squadra si è mostrata con una nuova veste, un atteggiamento diverso e meno spregiudicato. Ma l’ex Lazio ha una solida base di partenza che non deve sprecare, la solidità di un gruppo che in passato è arrivato alla vittoria grazie alla serietà del lavoro svolto e perché no, anche grazie alle seconde linee. Come accaduto al Castellani, dove Sanchez, D’Ambrosio e Dimarco hanno saputo rubare la scena ai titolari.
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