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Inzaghi più bravo di Allegri, il fattore Lukaku e...: così l'Inter batterà la Juve e volerà in finale
La prima ragione è che l’Inter sta bene, come dimostrano i tre gol all’Empoli, mentre la Juventus è stanca.
La seconda è che Lukaku è rinato (due gol e un assist a Empoli), mentre Vlahovic, che era stato risparmiato con il Napoli per la partita di San Siro, non giocherà per colpa di una distorsione.
La terza è che Milik, il sostituto di Vlahovic, ha giocato quasi novanta minuti con il Napoli senza tirare mai, mentre Kean, la sua alternativa, starà fuori altri dieci giorni. La quarta è una conseguenza della seconda e della terza. Se l’Inter adesso segna, nella Juve non vedono la porta né gli attaccanti titolari, né i comprimari e pochissimo vanno in gol anche centrocampisti e difensori.
La quinta è che l’Inter sarà spinta da un Meazza al completo e che gli effetti della grazia a Lukaku si faranno sentire tanto in campo (Lukaku ci sarà) quanto sulle gradinate o le tribune.
La Juventus ha una sola speranza: difendersi compatta e bassa, chiudere le corsie laterali e le linee di passaggio, sperare che il ritmo dell’Inter non sia altissimo e ripartire. Non tanto per fare gol, quanto per conquistare un calcio d’angolo o una punizione da cui il gol scaturisca. Come, in fondo, le è riuscito con lo Sporting Lisbona: gol di Gatti, all’andata, al culmine di una prolungata azione di calcio d’angolo e gol di Rabiot, al ritorno, sempre da sviluppo d’angolo. Del resto, in Coppa Italia, a Torino, aveva segnato Cuadrado (che stasera non ci sarà visto che sconta la prima delle tre giornate di squalifica) e al suo posto ci sarà De Sciglio, sempre esitante, sempre malconcio, sempre pallido, ma, chissà perché, nel cuore di Allegri.
Sarà 3-5-2 contro 3-5-2 con il vantaggio che quello dell’Inter, oltre a essere più qualitativo, ha automatismi maggiormente collaudati. In pratica, l’Inter gioca così da quattro anni e, in più, ha ritrovato Lukaku proprio sul più bello, il che consente a Simone Inzaghi di giocare qualche palla lunga nella convinzione che il belga la sappia gestire di corpo e tecnica, come sapeva fare benissimo con Conte.
Inoltre Inzaghi è più bravo di Allegri nelle partite di andata e ritorno, a maggior ragione in quella secca. E’ vero che quest’anno l’allenatore della Juventus è in vantaggio (due vittorie in campionato e un pareggio in Coppa), ma è altrettanto che l’1-1 dell’andata è valso come una vittoria per l’Inter.
Non a caso stasera è favorita non solo per le condizioni generali, lo sarebbe anche per come aveva condotto la gara di Torino e per come l’ha saputa raddrizzare. D’accordo, l’ingenuità di Bremer, sul rigore, è clamorosa, ma il risultato è giusto perché la gara era stata equilibrata.
Al di là del deficit strutturale della Juve (pochi gol, grande stanchezza, qualche giocatore sopravvalutato, Di Maria che, probabilmente, farà la seconda punta e quindi non giocherà nel suo ruolo), l’Inter si fa preferire per il palleggio (ha forse il centrocampo migliore dell’intera serie A), l’iniziativa, la pericolosità in attacco. Lukaku, infatti, non è l’unica punta in forma. Lautaro sta altrettanto bene e vede sempre la porta. Mi sbaglierò, ma non solo prevedo la vittoria dell’Inter. Sarà anche larga, per non dire facile.