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    L'Inter al 91' si rilancia, condanna il Napoli e fa un favore alla Juventus

    L'Inter al 91' si rilancia, condanna il Napoli e fa un favore alla Juventus

    • Alberto Cerruti
    Lautaro Martinez entra e segna al 91’ il gol che regala la vittoria all’Inter e allontana il Napoli dalla Juventus. Una grande occasione sprecata dalla squadra di Ancelotti, che vincendo a San Siro si sarebbe avvicinata a quella di Allegri, portandosi a meno 6, dopo il 2-2 dei bianconeri contro l’Atalanta. Invece, nel giorno in cui la Juventus rallenta, il Napoli si ferma bruscamente risvegliandosi a meno 9 dalla capolista, come non gli era ancora successo quest’anno, mentre l’Inter sale a meno 5 dal secondo posto degli azzurri. Giusto così, perché l’Inter crea più occasioni da gol del Napoli, anche se segna soltanto quando la squadra di Ancelotti è in dieci per l’espulsione di Koulibaly, forse innervosito anche da alcuni cori razzisti di una parte dei tifosi.      

    SORPRESA - Pronti via e Icardi, soltanto tre secondi dopo il calcio d’inizio, prova a sorprendere tutti, a cominciare dal portiere del Napoli, con un gran tiro direttamente da metà campo che finisce sulla traversa. E’ il biglietto da visita di un primo tempo divertente, giocato a buon ritmo da entrambe le squadre, ma senza gol. Nessun dubbio sul fatto che l’Inter cerchi maggiormente di passare in vantaggio, anche se la squadra di Spalletti offre più fumo che arrosto, perché dopo quel brivido iniziale bisogna aspettare fino al 31’ per avere l’illusione del gol. Illusione, appunto, perché Perisic è in fuorigioco quando batte Meret e l’arbitro Mazzoleni annulla subito su segnalazione dell’assistente, anche se per sicurezza aspetta la conferma dal Var, attraverso l’auricolare, senza bisogno di rivedere le immagini al monitor. L’azione più nitida dei nerazzurri è quella avviata da Politano sulla destra con il perfetto cross per la testa di Joao Mario che però non angola abbastanza la sua deviazione, facilitando l’intervento di Meret. 

    HAMSIK.O. - Ancelotti, che torna a sedersi a San Siro su una panchina di serie A nove anni dopo il suo addio al Milan e al campionato italiano, conferma il Napoli modello 4-4-2 con Callejon sacrificato a destra sulla linea dei difensori in linea con Albiol, Koulibaly e Mario Rui. Fabio Ruiz, Allan, Hamsik e Zielinski sono in mezzo al campo, con Milik e Insigne in attacco e proprio un intelligente assist del polacco offre a Insigne l’unica palla gol del Napoli in tutto il primo tempo, ma Handanovic come al solito non si fa sorprendere e devia la conclusione dell’attaccante. L’intenzione di Ancelotti è quella di chiudere tutti gli spazi ai tre palleggiatori centrali di Spalletti, Joao Mario, Brozovic e Borja Valero, incaricati di allargare il gioco sui due esterni Politano e Perisic che sono i primi distributori di cross per Icardi. Il capitano Hamsik, però, dopo 24’ è costretto a uscire e così l’inserimento di Maksimovic cambia l’impostazione tattica della squadra. Maksimovic, infatti, si piazza in difesa sulla destra, facendo avanzare Callejon nel suo vecchio ruolo, con l’accentramento di Fabio Ruiz. Sarà un caso, ma da questo momento il Napoli sparisce e soltanto il suo uomo migliore, Koulibaly, nega all’Inter il gol dell’1-0 a fine primo tempo, respingendo sulla linea un tocco a colpo sicuro di Icardi da pochi passi.

    CAMBI - Nel tentativo di dare più profondità alla manovra troppo orizzontale, Spalletti a metà ripesa inserisce Vecino al posto di Borja Valero, tra l’altro già ammonito, ma per la verità cambia poco anche perché il Napoli cresce e non si limita più ad aspettare l’Inter. Callejon, ricordandosi di essere sempre un attaccante, costringe Handanovic alla seconda deviazione della serata. Ancelotti giustamente non si accontenta e allora ecco Mertens al posto di Milik. Spalletti risponde con un altro esterno, Keita, visto che Perisic ha finito la benzina. Tutti vogliono sfruttare le fasce e così si spiega l’ultimo cambio di Ancelotti che rilancia Ghoulam, togliendo Mario Rui. Non si spiega, invece, la reazione di Koulibaly che rovina la sua bella prestazione, facendosi espellere per un inutile applauso all’arbitro che lo aveva ammonito per una fallosa trattenuta su Politano. Contro il Napoli con un uomo in meno negli ultimi 10’, Spalletti si decide a rilanciare Lautaro Martinez al posto di Joao Mario e subito dopo soltanto Meret nega il gol a Icardi, allungandosi sul suo colpo di testa. Proprio in inferiorità numerica, però, il Napoli crea l’occasione migliore per segnare, ma prima Handanovic e poi Asamoah sulla linea respingono le conclusioni di Insigne e Zielinski. Per nulla spaventata, l’Inter si ributta sotto e dopo un velo di Vecino, il gran sinistro di Lautaro regala all’Inter una preziosa vittoria. Il Napoli non ci sta e Insigne, provocato da Keita, reagisce cercando di aggredire il nerazzurro. Espulso anche lui e così sabato, contro il Bologna, non ci saranno né Insigne né Koulibaly. Un brutto fine d’anno per la squadra di Ancelotti che sognava di avvicinarsi alla Juventus e invece si ritrova ancora più lontana.  


    IL TABELLINO

    Inter-Napoli 1-0

    Marcatori: Lautaro Martinez

    Assist:

    Inter: Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar, Asamoah; Borja Valero (dal 19’ s.t. Vecino), Brozovic, Joao Mario (dal 38’ s.t. Lautaro); Politano, Icardi, Perisic (dal 29’ s.t. Keita).

    Napoli: Meret; Callejon, Albiol, Koulibaly, Mario Rui (dal 33’ s.t. Ghoulam); Fabian Ruiz, Allan, Hamsik (dal 24’ Maksimovic), Zielinski; Insigne, Milik (dal 25’ s.t. Mertens).

    Ammoniti: Brozovic (I), Borja Valero (I), Allan (N), Albiol (N)

    Espulsi: Koulibaly (N), Insigne (N)

    Arbitro: Paolo Mazzoleni (della Sezione di Bergamo)

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