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L'Inghilterra è in finale con l'Italia grazie a super Kane, ma il 2-1 era irregolare
GLI “ITALIANI” - La Danimarca era molto italiana, col milanista Kjaer, l’udinese Stryger Larsen, l’atalantino Maehle e il doriano Damsgaard. Aveva poco da perdere, giocava in casa dell’Inghilterra in uno stadio emozionante, pieno come non vedevamo e non sentivamo da anni. E Wembley ha avuto la partenza che voleva dalla sua squadra, tutta impeto e velocità. Sterling è arrivato alla conclusione, ma centrale e debole. Dopo i primi 10', però, la Danimarca è uscita con i lanci da dietro di Kjaer e col palleggio, con cui ha costruito una prima buona occasione. La seconda è stata di Damsgaard che ha puntato Stones, lo ha saltato accentrandosi e con un tiro alla Insigne, un tiro a giro, ha messo la palla a pochi centimetri dal palo più lontano. L’Inghilterra si difendeva bene con Walker (ha chiuso Damsgaard con una perfetta diagonale) e puntava tutto sulla velocità di Sterling. Mancava invece l’apporto di Saka, perso sulla destra. La Danimarca, invece, giocava tutta insieme, per niente intimorita da uno stadio pieno e da un avversario nobile.
LA PERLA DI DAMSGAARD - La squadra di Hjulmand stava giocando di più e meglio di quella di Southgate quando è andata in vantaggio. Fallo di Shaw su Christensen, punizione da 25 metri di Damsgaard, tiro micidiale, palla sopra la barriera, sopra la testa di Kane che pure si era alzato, e poi giù, sempre più giù, sotto la traversa. Forse Pickford poteva partire prima, il tiro non era angolatissimo, in ogni caso è stato un gran gol. Era il primo di tutto l’Europeo subìto dall’Inghilterra.
KANE RIFINITORE - L’Inghilterra ha reagito in un attimo e lo ha fatto aumentando la velocità della sua azione, soprattutto nella parte finale. Rientrando a metà campo, dopo la rete subita, il capitano aveva fatto un gesto ai compagni, toccandosi la tempia con l’indice della mano destra: usiamo la testa. L’esempio è arrivato proprio da lui che si è trasformato in rifinitore. Prima occasione: Kane, da vera ala destra, ha bruciato Kjaer sullo spunto e messo la palla buona per Sterling che ha anticipato Stryger Larsen e davanti a Schmeichel gli ha scaricato il pallone sul petto. Seconda occasione: undici passaggi di fila degli inglesi, Kane trequartista, imbucata fantastica per Saka (con Højbjerg che ha tardato il contrasto col capitano) nel corridoio fra Kjaer e Vestergaard, cross da destra, e Kjaer per anticipare Sterling ha messo la palla nella sua porta. Se la palla non l’avesse toccata il milanista, l’avrebbe cacciata dentro Sterling.
CON GREALISH - Nella ripresa la Danimarca non ha smesso di giocare, attaccava attraverso Braithwaite e teneva in apprensione la difesa dell’Inghilterra. Che si è avvicinata al raddoppio quando una punizione laterale di Mount è stata girata in porta di testa da Maguire e Schmeichel, per toglierla di lì, ha fatto una prodezza. Quando la nazionale di Southgate ha alzato il ritmo, al 22' il suo collega ha provveduto a fare i primi tre cambi: Poulsen per Damsgaard, Norgaard per Dolberg e Wass per Stryger Larsen. Dal 3-4-2-1 è passato al 3-5-2: l’ex viola Norgaard era entrato proprio per dare sostanza al centrocampo. Nell’Inghilterra, il primo cambio è stato giusto: fuori Saka (in ombra, assist a parte), dentro il gioiello amato dal popolo di Sua Maestà, Grealish, mentre Sterling è andato a destra. A 10' dalla fine si è fermato anche Christensen e al suo posto è entrato l’ex doriano Andersen. Dall’80' al 90' pressione ancora danese, con l’Inghilterra che si è tirata indietro. Coraggio e personalità non mancavano proprio alla squadra di Hjulmand che prima dei supplementari è stato costretto a togliere il combattente Delaney, ormai sfibrato, e ha fatto entrare Jensen. I 6' (che poi sono diventati 7') di recupero sono stati invece dell’Inghilterra, con un’occasione sprecata da Kane.
UN GOL IRREGOLARE - Southgate ha rafforzato il centrocampo con Henderson al posto di Rice e Foden per Mount. Ora più Inghilterra che Danimarca. Schmeichel ha fatto un’altra paratona su Kane, Sterling ci ha provato, Grealish pure. Gli inglesi hanno invaso la metà campo danese e hanno spinto i rossi sempre più dietro. E’ stato un micidiale spunto di Sterling a dare la vittoria e la finale all’Inghilterra. E’ scappato via, sulla destra, sul fondo, Maehle e Jensen lo hanno toccato in modo leggerissimo, ma Sterling è andato giù in area. Palla sul dischetto, Kane ha sbagliato il rigore, se l’è fatto respingere da Schmeichel ma sulla ribattuta è arrivato per primo e ha segnato il gol finale, quello che porta l’Inghilterra alla finale contro l’Italia. Il gol, come detto, era irregolare perché in campo, proprio vicino all’azione di Sterling, c’era un secondo pallone. Makkelie avrebbe dovuto interrompere il gioco prima che Sterling entrasse in area. Per difendersi nel secondo tempo supplementare, Southgate ha tolto Grealish, entrato nella ripresa, per mettere un terzino, Trippier. :(actionzone)
Inghilterra-Danimarca 2-1 dts (tempi regolamentari 1-1)
Marcatori: 30' Damsgaard (D), 39' autogol Kjaer (I), 104' Kane (I).
Inghilterra (4-2-3-1): Pickford; Walker, Stones, Maguire, Shaw; Rice (95' Henderson), Phillips; Saka (69' Grealish) (106' Trippier), Mount (95' Foden), Sterling; Kane. Ct. Southgate.
Danimarca (3-4-3): Schmeichel; Christensen (79' Andersen), Kjaer, Vestergaard (105' Wind); Stryger Larsen (67' Wass), Delaney (88' Jensen), Hojbjerg, Maehle; Braithwaite, Dolberg (67' Norgaard), Damsgaard (67' Poulsen). Ct. Hjulmand.
Arbitro: D. Makkelie (Olanda).
Ammoniti: 49' Maguire (I), 72' Wass (D).