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L'infortunio alle spalle e un'estate che può portare la svolta: l'Inter non ha perso di vista Thuram
I 5 gol di venerdì scorso contro la Salernitana rappresentano indiscutibilmente un buon viatico per un'Inter che si approccia alla complicatissima sfida di Anfield con l'obiettivo di misurare una volta di più il suo valore e il suo potenziale di crescita al cospetto di una delle grandi d'Europa. Ma anche e soprattutto in vista del rush finale per provare a confermarsi campione d'Italia, dopo che nelle ultime settimane le statistiche degli attaccanti in termini di conversione delle occasioni create avevano rappresentato il principale motivo di preoccupazione per Simone Inzaghi. La tripletta di Lautaro Martinez e la doppietta di Dzeko sono state accolte con una sensazione di sollievo, ma non possono spostare del tutto le valutazioni che la dirigenza nerazzurra dovrà fare e ha in mente di fare in vista della prossima stagione.
I PRIMI DELLA LISTA - Tra vecchi pallini e piste che possono decollare nelle prossime settimane, si possono inserire anche "terzi incomodi" che non sono mai usciti dai radar di Ausilio e Marotta. Paulo Dybala è oggi per lo più una bellissima suggestione, una intrigante tentazione di servire lo scippo agli acerrimi rivali della Juventus e regalarasi al contempo un calciatore che, se ritrovato al 100% dal punto di vista fisico e mentale, può far compiere un significativo salto di qualità; Scamacca è invece la soluzione "obbligata" per offrire ad un reparto privo di un'alternativa tecnica a Dzeko un giocatore ovviamente più futuribile e con caratteristiche per intrepretare diversamente il ruolo. Due nomi che idealmente andrebbero a colmare sotto ogni aspetto un possibile sacrificio necessario di Lautaro Martinez per esigenze di cassa, senza dimenticare che l'Inter del prossimo anno potrebbe non avere più in organico nemmeno un giocatore dal curriculum (e dall'ingaggio) di Alexis Sanchez, del quale il Tucu Correa dovrà prendere l'eredità, per ripagare anche il sostanzioso investimento chiesto ed ottenuto da Inzaghi la scorsa estate.
OCCASIONE THURAM - Un investimento che ha restituito troppo poco ad oggi e che fu deciso dopo la decisione forzata di abbandonare il tavolo delle trattative per Marcus Thuram, quel profilo che nell'estate scorsa avrebbe rappresentato in un colpo solo la soluzione ideale per affiancare a Dzeko una seconda punta forte fisicamente ma con diversi gol potenziali nelle gambe, ma all'occorrenza una prima punta di movimento con margini di crescita ancora molto grandi. Il recupero dal grave infortunio accusato ad agosto si è rivelato più complicato del previsto, ma nelle ultime due partite il classe '97 francese è tornato a mostrare sprazzi delle proprie qualità e si finalmente sbloccato a livello di gol, in una stagione che per tutto il Borussia Monchengladbach è stata al limite del disastroso. Una stagione nella quale anche gli asset della squadra tedesca si sono svalutati e quella di Thuram è una delle situazioni più interessanti in vista dell'estate. Il suo contratto scade tra poco più di un anno e la valutazione di 30 milioni di euro di qualche mese fa è inevitabilmente calata: può diventare un'occasione da cogliere alle giuste condizioni e l'Inter lo sa benissimo.
I PRIMI DELLA LISTA - Tra vecchi pallini e piste che possono decollare nelle prossime settimane, si possono inserire anche "terzi incomodi" che non sono mai usciti dai radar di Ausilio e Marotta. Paulo Dybala è oggi per lo più una bellissima suggestione, una intrigante tentazione di servire lo scippo agli acerrimi rivali della Juventus e regalarasi al contempo un calciatore che, se ritrovato al 100% dal punto di vista fisico e mentale, può far compiere un significativo salto di qualità; Scamacca è invece la soluzione "obbligata" per offrire ad un reparto privo di un'alternativa tecnica a Dzeko un giocatore ovviamente più futuribile e con caratteristiche per intrepretare diversamente il ruolo. Due nomi che idealmente andrebbero a colmare sotto ogni aspetto un possibile sacrificio necessario di Lautaro Martinez per esigenze di cassa, senza dimenticare che l'Inter del prossimo anno potrebbe non avere più in organico nemmeno un giocatore dal curriculum (e dall'ingaggio) di Alexis Sanchez, del quale il Tucu Correa dovrà prendere l'eredità, per ripagare anche il sostanzioso investimento chiesto ed ottenuto da Inzaghi la scorsa estate.
OCCASIONE THURAM - Un investimento che ha restituito troppo poco ad oggi e che fu deciso dopo la decisione forzata di abbandonare il tavolo delle trattative per Marcus Thuram, quel profilo che nell'estate scorsa avrebbe rappresentato in un colpo solo la soluzione ideale per affiancare a Dzeko una seconda punta forte fisicamente ma con diversi gol potenziali nelle gambe, ma all'occorrenza una prima punta di movimento con margini di crescita ancora molto grandi. Il recupero dal grave infortunio accusato ad agosto si è rivelato più complicato del previsto, ma nelle ultime due partite il classe '97 francese è tornato a mostrare sprazzi delle proprie qualità e si finalmente sbloccato a livello di gol, in una stagione che per tutto il Borussia Monchengladbach è stata al limite del disastroso. Una stagione nella quale anche gli asset della squadra tedesca si sono svalutati e quella di Thuram è una delle situazioni più interessanti in vista dell'estate. Il suo contratto scade tra poco più di un anno e la valutazione di 30 milioni di euro di qualche mese fa è inevitabilmente calata: può diventare un'occasione da cogliere alle giuste condizioni e l'Inter lo sa benissimo.