Quello ufficializzato ieri è l'addio di Emanuele Gatto al Torino. Il promettentissimo centrocampista, 20 anni fra poche settimane, cresciuto con il granata addosso (e nel cuore di tifoso) fin dalla più tenera età, solo un anno fa veniva eletto miglior giocatore del settore giovanile granata. Poi, la positiva esperienza in prestito al Lumezzane, e tutti gli pronosticavano un futuro da leader della prima squadra; invece, all'improvviso, la cessione al Siena, con la firma di un contratto triennale.

Il passaggio in Toscana del giovane centrocampista rientra nell'ambito dell'operazione che ha portato il club di Cairo a riscattare dai bianconeri Marcelo Larrondo. I problemi del Siena mettono in forse il futuro di Gatto, ma non la fine della stua storia col Toro: da ieri, infatti, è un giocatore di proprietà dei toscani. Se poi Mezzaroma non riuscisse malauguratamente a iscrivere al campionato il club condannandolo al fallimento, Gatto come gli altri si libererebbe. Ma non sarebbe più comunque legato al Torino in nessuno modo. Se non affettivamente.