L'idraulico col coltello e il pestatore di professione. I due ultras della Roma liberi grazie a un laziale
IL PRECEDENTE - Fa sorridere, ma neanche troppo, la motivazione che ha "costretto" il giudice a non usare la mano pesante e si rifa a un precedente, riportato dal Corriere della Sera, di un tifoso della Lazio, per cui la Cassazione nel 2015 ha disposto la nullità dell’arresto in flagranza differita in mancanza dei requisiti di urgenza e di impossibilità di arresto sul posto. Ultras della Roma quindi liberi grazie a un laziale
INCONTRO PROGRAMMATO - Quello che però emerge sempre più dalle indagini degli inquirenti che sono letteralmente sgomentati dalle decisioni dei giudici è che l'incontro era in realtà programmato da tempo. Un appuntamento fra bande rivali con l'unico scopo di menarsi. Erano in più di 400, c'è stato solo un ferito e non c'è stata nessuna aggressione agli agenti presenti. Una sorta di prova di forza in sostanza.
VOLTI NOTI - Ma c'è di più, perché proprio due dei fermati sono in realtà volti noti alle forze dell'ordine. Bigi e Lombardi sono infatti già sottoposti a Daspo con obbligo di firma durante le partite della Roma. E allora cosa ci facevano in viaggio verso Arezzo? Lombardi si è anche presentato regolarmente in questura per la firma in serata segno che il viaggio era programmato e non aveva la finalità di arrivare a Milano, bensì di menarsi e tornare indietro.
IL COLTELLO DA IDRAULICO - Al momento dell'arresto, invece, Bigi aveva in tasca un coltello a serramanico da 20 centimetri: "Lo uso per il mio lavoro da idraulico" è stata la difesa davanti al giudice. Il Daspo di Lombardi, invece, arrivò in seguito a eventi altrettanto drammatici, fu infatti condannato a 3 anni in Inghilterra in seguito alla la rissa in cui un tifoso del Liverpool Sean Cox finì in coma.
