L'Hertha Berlino è sempre più un problema per i proprietari del Genoa: adesso preoccupa la scadenza del bond
Il testo dice infatti che a partire da quella data viene avviato il procedimento per estendere di 24 mesi la data di scadenza del bond da 40 milioni di euro lanciato a novembre 2018. Il rimborso è fissato per l'8 novembre 2023, ma il club vuole spostare al 2025 il limite. In cambio viene proposto agli investitori di alzare il tasso d'interesse dal 6,5% al 8,5%, con entrata in vigore dell'aumento a partire dalla cedola versata agli investitori nel prossimo mese di agosto. Dopo l'annuncio dato dal sito lunedì scorso si apre proprio oggi la procedura di adesione alla proposta da parte dei sottoscrittori del bond, che avranno tempo fino al prossimo 19 giugno. Come viene ulteriormente spiegato nell'apposita pagina di investor relations, affinché la proposta di estensione dei termine di rimborso possa ritenersi accettata è necessario che a sottoscriverla siano i possessori di almeno il 66 e 2/3% del valore sottoscritto da 40 milioni di euro (che dunque corrisponde a circa 26,66 milioni di euro).
Ma cosa succede se la risposta dei sottoscrittori non porterà al raggiungimento della quota? La risposta è contenuta nel comunicato stesso e affidata a una frase del managing director Thomas Herrich: “Questa estensione ci permetterebbe di stabilizzare e migliorare la situazione finanziaria dell'Hertha per la prossima stagione. Inoltre, sarebbe un elemento centrale nel procedimento per ottenere la licenza dalla DFL (la federcalcio tedesca, ndr). Dunque, la rapida approvazione e il supporto sarebbero di grande importanza per noi”. Ecco dunque il punto cruciale: dalla dilazione del rimborso dipende la concessione della licenza da parte della federazione. Ergo, se non viene accettata la proposta di rinvio l'Hertha Berlino potrebbe non inscriversi al prossimo campionato di Bundesliga 2. Sarebbe bancarotta. E morto il debitore morirebbe il debito.
La notizia ha provocato sconcerto nell'ambiente calcistico tedesco. E fra i tanti elementi emersi a margine vi è anche il ruolo che in questa vicenda può essere giocato da 777 Partners, l'investitore statunitense che controlla un gruppo calcistico multiproprietario di cui fa parte anche il Genoa. L'acquisizione dell'Hertha Berlino da parte degli statunitensi si è perfezionata nei mesi scorsi, ma l'iniezione di capitali da 100 milioni di euro che 777 Partners si è impegnato a compiere deve essere ancora completata né avverrebbe in unica soluzione. Fra l'altro, come precisato da Tagesspiel al pari di altre fonti, la stessa acquisizione da parte di 777 Partners è ancora in valutazione presso la DFL per stabilire se sia compatibile con la regola “50 + 1”, che in Germania pone vincoli ferrei agli assetti proprietari.
Resta una data vincolante: entro le 15.30 del 7 giugno il club dovrà presentare tutta la documentazione necessaria, compresa quella relativa agli indici di compatibilità finanziaria. In caso di inadempienza si aprirebbero le porte per la retrocessione nelle categorie regionali, con effetti economico-finanziari devastanti.
@Pippoevai