Il direttore generale di Amnesty International Italia, Gianni Rufini, ha scritto al ministro dell’Interno Angelino Alfano, «segnalando le preoccupazioni dell’organizzazione per i diritti umani - è scritto in una nota di Amnesty - in ordine alle indagini relative alla morte di Riccardo Magherini, la notte tra il 2 e il 3 marzo, a Firenze». Magherini è morto durante le fasi di un arresto da parte dei carabinieri. «Secondo quanto denunciato dai familiari di Magherini - spiega Amnesty nella nota - nei primissimi momenti successivi alla morte del loro congiunto sarebbero stati posti in essere atti potenzialmente idonei ad alterare il corso delle indagini». Fra l’altro, «più testimoni avrebbero riferito di anomalie nella raccolta delle testimonianze e, in particolare, che queste sarebbero state registrate in maniera lacunosa o non prese in considerazione». «Qualora le circostanze riferite sopra fossero confermate - scrive Rufini al ministro Alfano - si potrebbe essere in presenza di azioni finalizzate ad alterare il risultato delle indagini».