'A Firenze ho trascorso da giocatore due anni bellissimi, con un grande allenatore che era Nils Liedholm con un gruppo formato da De Sisti, Merlo e Chiarugi. Da lì poi sono andato all'Inter e mi hanno lanciato alla... Scala di Milano. Abitavo a Fiesole e ricordo Firenze con molta nostalgia'. Tuffo nel passato, ospite ai microfoni di Radio Toscana, per Nevio Scala.

'Non sono mai stato vicino alla panchina della Fiorentina, però sono stato ad un passo dall'Inter e dalla Roma - ha aggiunto il 63enne di Lozzo Atesino -. Mihajlovic sta facendo un buon lavoro, al di là del non perfetto rapporto con il pubblico. E' brutto mettere il suo lavoro in discussione per una sola sconfitta. Cerci? Un giocatore in grande forma dovrebbe trovare spazio a prescindere dal modulo attuato dall'allenatore. Credo che Prandelli lo stia seguendo, ma magari non lo ritiene maturo per il grande salto. Jovetic mi piace tantissimo, credo che il montenegrino sia per la Fiorentina qualcosa di irrinunciabile. Non vedo paragoni con i grandi del passato'.

'Con giocatori come Cassano e Balotelli bisogna essere molto sinceri, e Prandelli ha questa dote di parlare in faccia, seguendo delle regole. Il c.t. è bravo a gestire e a voler bene allo stesso tempo a questi elementi con un carattere particolare. L'Italia devo ancora vederla nella sua completezza, perché deve ancora esplodere. Prandelli sta facendo un ottimo lavoro ma c'è ancora distanza dalla grande Spagna'.