Fiorentina, l'ex Roggi:| 'Corvino? Spero che rimanga'
'All'inizio della sua avventura a Firenze Boruc aveva davanti a sé un portiere come Frey e forse era scomodo per lui fare il dodicesimo. Oggi invece è il titolare incontrastato, non ha rivali, visto che Neto è il futuro ma il polacco ha più fiducia e consapevolezza, alla luce di una conoscenza migliore della lingua e di un rapporto migliore con i compagni. Per me Boruc merita la riconferma l'anno prossimo, ma poi bisognerebbe capire cosa fare con Neto nell'eventualità'. Così il procuratore Moreno Roggi, ex centrocampista della Fiorentina, commenta la decisione dei viola di esercitare negli ultimi giorni il diritto di opzione sul rinnovo di contratto fino al 2013 di Artur Boruc.
'Zohore ha appena 18 anni, viene da un campionato che non è di alto livello, ma ha bisogno di essere inserito piano piano, per non bruciarlo - ha aggiunto il 57enne di San Miniato ospite a Radioblu -. Donadoni? E' una persona fantastica, già al Livorno aveva fatto bene. Ha esperienza, carisma, porta sul campo lo spirito che aveva come giocatore. In Nazionale è arrivato quando le cose non si sono messe bene, mentre è uscito temprato dall'esperienza di Cagliari. Secondo me il tecnico del Parma diventerà uno dei nostri migliori tecnici, mi piace molto come allena le sue squadre ed è ottimamente preparato. Giovinco sta dimostrando negli ultimi due campionati di poter fare molto bene. Avrà una forte concorrenza in vista dell’Europeo, ma mi auguro per lui che riesca a ritagliarsi un suo spazio in Nazionale. Dal girone di ritorno della Fiorentina mi aspetto grandi risultati ed un rendimento più costante. Amauri è più trascinatore rispetto a Gilardino, anche se occorrerà aspettare il lavoro di Rossi, che non solo ha cambiato modulo, ma ha dato un nuovo regime fisico e di abitudini al gruppo viola. Corvino? Mi auguro che rimanga, anche se per fare un buon matrimonio bisogna essere in questo caso, visto che ci troviamo a parlare di calcio, in diversi: occorre feeling con la piazza, buon intendimento con la proprietà, e un rapporto centrale con l'allenatore. Un cambio forse farebbe bene a Firenze e a lui stesso, che ha dato segnali di stanchezza. Del resto in sette anni ha fatto un lavoro eccellente, e nessuno potrà mai mettere in dubbio il suo valore'.