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    L'ex Milan Albertini presenta il derby: 'Inter in crisi con un ko, Leao può svoltare la carriera. Se Ibra gioca così...'

    L'ex Milan Albertini presenta il derby: 'Inter in crisi con un ko, Leao può svoltare la carriera. Se Ibra gioca così...'

    Di derby ne ha giocati tanti Demetrio Albertini, maglia rossonera del Milan e pallone in banca quando gli arrivava tra i piedi. Era lui a mettere ordine lì in mezzo, oggi spiega ai giocatori di Pioli cosa serve per vincere contro l'Inter: "Senso di appartenenza, generosità per i compagni e rispetto per i colori che si indossano - ha spiegato Albertini a La Gazzetta dello Sport - sono questi i tre fattori che permettono di giocare un derby con l'equilibrio giusto. In campo poi devono deflagrare, è così che nascono i successi".

    SQUADRA - "Un blocco vincente si costruisce nel tempo. Pioli allena un gruppo che ha compiuto un percorso di crescita ormai lungo. I giocatori hanno sposato il progetto della società e si vede. Il derby indimenticabile? L’1-1 del ‘93, Gullit nel finale: eravamo primi ma avevamo perso smalto nelle partite precedenti, quel derby ripreso così ci diede lo slancio per ripartire. Il 2-1 del ‘94, Massaro all’89’. Da pazzi".

    L'UOMO DERBY - "Leao. È imprevedibile ed è sempre più consapevole delle proprie qualità, gli manca un gol in una partita così. Segnare all’Inter lo consacrerebbe, i derby ti cambiano la carriera. Il più lucido sarà Kessie, un giocatore freddo come pochi. Glaciale".

    SE VINCONO... - "Una vittoria manderebbe in crisi l'Inter, siamo in una fase chiave della stagione: la Champions si avvicina, se perdi certezze ora...".

    IL RIGORE DOPO FRANCIA '98 - "Era il primo che tiravo dopo l'errore al Mondiale. Bierhoff non voleva tirare, Boboan nemmeno. Negli spogliatoi scherzai con loro: 'Begli amici... E se sbagliavo pure questo?'". La gara di sabato sarà decisiva per la stagione, è l'ultima chiamata per lo scudetto e una possibilità per riaprire tutto".

    CENTROCAMPO - "Kessie sa muoversi tra le linee e in pressione su Brozovic può alternarsi con Tonali, che sa fare tutto. Sandro è un altro giocatore rispetto all’anno scorso: si è scrollato di dosso la timidezza del giovane ed è diventato un calciatore di consistenza. Ma la deciderà chi fa gol, se Ibra sta bene farà paura come sempre. Se invece sta lontano dalla porta perde efficacia, e in questi mesi oggettivamente è successo spesso".

    PRONOSTICO - "Come finisce? Dico 2-1 per il Milan".

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