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L'ex Inter Sukur guida un Uber negli Usa: 'Erdogan mi ha tolto tutto'
Flashback: nel 2008, Sukur smette di giocare e tre anni più tardi - candidato con il partito di Erdogan - viene eletto in parlamento. L'ex calciatore tuttavia, era legato a Fetullah Gulen, accusato poco dopo di essere ostile. Immediata la reazione di Erdogan: su Sukur pende un mandato d'arresto e i suoi beni vengono confiscati. Nel 2015 fugge negli Usa, dove inizia una nuova vita: "Ho gestito una caffetteria, ma nel locale a volte venivano strane persone. Io complice del colpo di stato? E quale sarebbe il mio ruolo? Nessuno lo ha spiegato fino a oggi, io nel mio paese ho fatto solo cose legali. Sono un nemico del governo, non del mio paese. Adoro la mia bandiera. Nella butique di mia moglie hanno lanciato pietre, i miei figli sono stati molestati in strada, mi hanno minacciato". Oggi Sukur riparte nuovamente, ancora negli Usa: guida un Uber, con la speranza di vedere presto una nuova Turchia.