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    Faccenda: 'Bonaventura alla Fiorentina per il salto di qualità'

    Faccenda: 'Bonaventura alla Fiorentina per il salto di qualità'

    • L.C.
    Si preannuncia un’estate lunga ed intensa in casa viola. Il calciomercato a farla da padrone, sullo sfondo la situazione relativa a Cuadrado che cambia orizzonti e prospettive settimana dopo settimana. Tutto (o almeno gran parte) ruota intorno al colombiano. Se dovesse rimanere a disposizione di Montella anche il prossimo anno, gli accorgimenti da fare sarebbero davvero pochi: un paio di difensori ed un centrocampista, forse un attaccante d’esperienza se si decidesse di mandare a giocare Rebic, Matos e Babacar. In caso contrario ci sarebbe quasi da reinventare una squadra, con i soldi della cessione di Cuadrado reinvestiti immediatamente per provare a rendere ugualmente competitiva la rosa. E non sarebbe una cosa facile. Il settimanale Il Brivido sportivo ha intervistato l'ex difensore gigliato Mario Faccenda, che qualche anno fa era addirittura una Leggenda per i tifosi viola e che adesso di mestiere fa l’osservatore per l’Atalanta. E proprio da Bergamo dovrebbe arrivare il primo colpo estivo della coppia Pradè-Macia. Il nome di Giacomo Bonaventura è caldissimo nel borsino viola. 
    Partiamo proprio da Bonaventura. Radiomercato lo dà vicinissimo alla Fiorentina…
    «E’ un giocatore che farebbe fare il salto di qualità alla Fiorentina. Potrebbe dare un contributo davvero importante. Il gioco di Montella per lui è perfetto, ma l’allenatore apprezzerebbe prima di tutto la disponibilità e l’educazione di questo ragazzo. Sono doti che non si trovano facilmente, poi è chiaro che ha qualità tecniche di un certo tipo, sennò non sarebbe finito nel mirino della Fiorentina».
    E poi a Bergamo c’è Baselli, forse un po’ più distante di Bonaventura, ma comunque piace alla Fiorentina…
    «Lo vogliono un po’ tutti, è un giocatore che in prospettiva può fare il regista della Nazionale. Dopo Pirlo e Pizarro, per intendersi, vedo lui. Se cresce bene e trova la società giusta può diventare un grande giocatore. Mi risulta che la Fiorentina sia anche su di lui, oltre che su Bonaventura, ma essendo molto giovane ha qualche squadra in più che lo segue. Oltretutto il suo ruolo è un po’ particolare, non ce ne sono molti in giro di giocatori così».
    Gettando un occhio al passato. Cosa pensa della stagione viola appena conclusa?
    «A parer mio la Fiorentina ha fatto un’ottima stagione, è mancata solo un po’ di fortuna soprattutto in finale di Coppa Italia. Sono mancati Rossi e Gomez in condizioni ottimali. Ho sempre negli occhi l’errore di Ilicic: se avesse fatto gol sono convinto che avrebbe regalato la coppa a Firenze. Capisco che il gruppo avrebbe voluto arrivare al terzo posto in campionato, ma con tutti gli infortuni che ha subìto non era facile».
    Come si concluderà la vicenda Cuadrado?
    «Bisogna vedere cosa vuol fare l’Udinese, che in questo momento ha il coltello dalla parte del manico. Speriamo che Cuadrado resti a Firenze, ha fatto un’annata eccezionale ed è un giocatore fantastico. In ogni caso la Fiorentina ha dimostrato di saper lavorare bene. Lo scorso anno sono andati via Jovetic e Ljajic e tutti pensavamo che la squadra si fosse indebolita. Invece alla fine ne è uscita ancora più forte. Se dovesse partire Cuadrado, speriamo che vada a finire nello stesso modo».
    Se fosse al posto di Pradè, in quale reparto interverrebbe per migliorare la squadra?
    «Se Rossi tornerà com’era prima non ci sono problemi in attacco. Bisogna stare molto attenti nel valutare le sue condizioni, se ci fossero le garanzie del caso gli affiancherei un giovane importante. Secondo me ci sono lacune in difesa, servirebbe un centrale d’esperienza, che possa far rifiatare i titolari. Quest’anno sono mancate le riserve, che non si sono dimostrate all’altezza delle prime scelte».
    Si parla molto di Bernardeschi e Babacar. Lei che idea si è fatto di questi due talenti?
    «Sono due giocatori importanti. E’ stato il primo anno di Bernardeschi fra i professionisti ed è stato bravissimo: entrare da protagonista nella Fiorentina non è facile, ma bisogna dargli fiducia. Con questo discorso non intendo una partita e basta, ma lo vorrei vedere all’opera per almeno 6-7 partite di fila. In Italia, fra i giovani, si tende ad aspettare di più gli stranieri piuttosto che gli italiani. Anche Babacar ha fatto bene a Modena, è migliorato moltissimo a livello tattico: prima giocava per se stesso, adesso invece lavora per la squadra. Lo vedrei bene a completare il reparto offensivo con Gomez e Rossi».

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