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L'ex Crespo: 'Il Milan è una religione. Qualità, gioventù e... Ibra, che squadra!'
SU PIOLI - "Lo conosco bene, ha idee chiare, è disponibile al dialogo con i giocatori e, soprattutto, ha saputo dare un’identità a tutto il gruppo. In queste prime giornate di campionato sta proseguendo il lavoro fatto nella seconda parte della scorsa stagione. Il Milan mi sembra una squadra equilibrata, coraggiosa, piena di entusiasmo".
SUGLI OBIETTIVI - "Io non mi pongo limiti, non li pongo ai ragazzi che alleno, però sono realista: ci sono formazioni più attrezzate del Milan per lo scudetto e penso alla Juve e all’Inter. I rossoneri devono avere in testa l’obiettivo di entrare in zona Champions League: un passo per volta, senza fretta e senza illusioni che fanno soltanto male. Non bisogna mettere pressione all’ambiente: è giusto essere contenti di come stanno andando le cose, ma bisogna essere pronti anche a qualche ceffone. Arriveranno e lì vedremo la forza del gruppo".
SU IBRAHIMOVIC - "Ibra non si discute, da solo tiene impegnati quattro difensori: significa che i suoi compagni sono più liberi di giocare, è un ragionamento che può fare anche un bambino che frequenta la scuola-calcio. Però, a parte Ibra, vedo che Pioli ha rigenerato Kessie, che è un gran bel centrocampista. Adesso sta inserendo Tonali che ha qualità incredibili, però bisogna avere pazienza. E poi c’è Brahim Diaz, uno che quando gli dai il pallone sa che cosa deve farci. Infine fatemi spendere una parola su Calhanoglu: lo criticavano e invece adesso si vede di che pasta è fatto. Qualità, gioventù e… Ibra: questo Milan mi piace proprio tanto".