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L'ex Chelsea Drinkwater: 'Io la depressione e i problemi con l'alcol. Sarri? Mi ha dato un'ora per andarmene'
PROBLEMI MENTALI - "Ho avuto anche problemi per la mia salute mentale. i miei nonni sono morti, mio padre si è ammalato di leucemia e anche il cane mi è morto. Bevevo, anche quando guidavo. Non ero io. Stavo lottando per mio figlio; quando il calcio va bene sembra che tutto il resto sia più facile da affrontare, ma quando le cose iniziano a girare male allora si appesantisce tutto intorno. Non credevo di essere depresso, ma è stato il punto più basso. Gli psicologi mi hanno aiutato, se non fossi andato da loro credo che sarei potuto finire anche peggio: pensavo solo a combattere e litigare, così non mi aiutavo".
CON SARRI - "Era l'ultima ora di mercato, Sarri mi convocò nel suo ufficio insieme a Zola che faceva da traduttore. mi disse che non ero nei suoi piani, io rimasi stupito anche se il nostro rapporto fuori dal campo era come una casa in fiamme. Io gli chiesi come mai me lo stava dicendo a un'ora dalla fine della sessione e lui mi rispose che c'erano club all'estero che mi volevano. Reagii male, decisi di restare fino a gennaio perché avevo un figlio che era la mia priorità".